Quella con il Rotonda doveva essere la partita della svolta, almeno per quanto affermato dalla società nei giorni precedenti, che avrebbe permesso ai ragazzi di Chianese di confrontarsi con una formazione di pari livello tecnico e conquistare i primi punti. Il risultato finale è stato disarmante, non tanto nelle dimensioni numeriche (0 a 2), quanto nella prestazione tecnica offerta dai biancazzurri al cospetto di quei pochi incrollabili tifosi che nonostante tutto hanno cercato di far sentire il proprio appoggio. È del tutto normale che la dirigenza si aspetti una presenza maggiore sugli spalti: 1) per caricare i ragazzi in campo a fornire prove caratteriali convincenti; 2) per rimpinguare le anemiche casse societarie. È però altrettanto scontato che i tifosi, per quanto comprensivi e vicini alle sorti della squadra, vogliano vedere il bel gioco, i bei giocatori, le occasioni da rete e i gol, tutto ciò che fino a oggi non si è mai visto! La piazza deve essere certamente grata al presidente Arigliano nell’essere riuscito a ottenere il ripescaggio in serie D e ad aver riorganizzato la struttura societaria, ma questo per i tifosi è marginale rispetto alle prestazioni sul campo e ai risultati, e qui purtroppo “il piatto piange”. Cinque partite, zero punti, 2 reti realizzate e 11 subite e penultima posizione di classifica solo grazie alla penalizzazione di 8 punti inferti al Rotonda. Nonostante il silenzio stampa annunciato a fine match, il presidente si è presentato in sala stampa rilasciando importanti dichiarazioni. Prima di tutto ha ritenuto comprensibili le contestazioni dei tifosi; i dirigenti erano consapevoli della giovane età della rosa ma si aspettavano un rendimento diverso da parte di alcuni under, che di conseguenza lasceranno Brindisi sostituiti da giocatori di maggior esperienza. Da più parti si era sollevato questo dubbio, ora la speranza è che questo intervento non sia tardivo e la stagione possa risollevarsi.
Giancarlo Errico
ok tanto di cappello al presidente che si è accollato i debiti della precedente società ma se questi dovevano essere risultati sarebbe stato meglio affrontare un eccellenza degna che una serie D da umiliazione