FRANCAVILLA FONTANA – Riceviamo e pubblichiamo integralmente un intervento di Angelo Camassa, presidente di NovaEra sulla situazione politico-amministrativa a Francavilla Fontana:

Dopo il voto di fiducia al comune di Francavilla, il nuovo quadro politico che si è determinato si assetti chiarendo in forma politica ma esplicita 2 cose:
1. Che l’attuale rassemblement costituisce Maggioranza consigliare. La logica insegna che se non voti la mozione di sfiducia di fatto stai concedendo la fiducia. Dato che la fiducia è
risultata “maggioranza” non si può che prenderne atto. Sul piano giuridico i cambi dei
consiglieri di “maggioranza” sono possibili pertanto non essendo un’azione illegale non si
può biasimare alcuno. Sul piano politico le divisioni ideologiche sono cose importante ma
non possono essere motivo per escludere possibile convergenze. Si converge appunto non
qualcuno deve prevalere su un’altro. La costituzione da a tutti la possibilità di esprime le
proprie idee oltre a potersi candidare ad assurgere a cariche pubbliche (salvo alcune cause
di carattere giudiziario). Pertanto chiunque è degno di fare politica come tale è legittimato e non si può precludere alcuna convergenza politica. Il problema verificatosi a Francavilla è
dovuto, a mio modesto parere, al fatto che alcune delle forze politiche che hanno
accompagnato la campagna elettorale di Bruno Sindaco, hanno ritenuto di non voler
convergere l’ampliamento della stessa maggioranza consigliare, che il Sindaco nell’ambito
delle proprie prerogative intendeva fare. Si ricorda, infatti, che la legge 81/1993 (la legge
sull’elezione diretta del Sindaco) contempla una differenzazzione tra il voto per i consiglieri
comunali e il voto al candidato sindaco. E’ possibile infatti votare disgiuntamente a
testimonianza della autonomia decisionale di entrambe le funzioni istituzionali. Cosi come è
possibile fare gli “apparentamenti”. Vale a dire che nel turno elettorale di ballottaggio è
possibile che si aggiungono altre liste a sostegno di un candidato sindaco. Pertanto se è
possibile l’apparentamento prima ed in fase elettorale a maggiora ragione lo si può fare
dopo in fase di gestione del bene comune.
2. Che questa nuova maggioranza abbia come suo tempo determinato la scadenza del
mandato Sindacale ovvero la primavera del 2019. Del resto non avrebbe alcun senso ne
politico, ne per la dignità della cosa pubblica aver respinto una mozione di sfiducia per
ritrovarsi tra qualche settimana a dover veder salire a palazzo Imperiali un commissario
prefettizio. Questa prospettiva seppur auspicata da chi vorrebbe avere una qualche forma
di rivincita politica, sarebbe la dimostrazione di una città allo sbando. Di una città che non
sa trovare una propria dimensione politica ed è in continua fibrillazione. Francavilla e i
Francavillesi non meritano tutto ciò. Anche perché le “Opposizioni” potranno avere in questi
21 mesi (considerando maggio 2019 come mese per le elezioni comunali) il tempo utile per
predisporre ed strutturare le proprie offerte politiche e amministrative alternative all’attuale.
Offerte che confortandosi tra loro, che in un caso sulle altre se riuscirà ad intercettare il
consenso necessario potrà costituire la nuova Amministrazione comunale. Questo è quello
che accade in un Paese civile. Questo auspichiamo accada anche nella civile Francavilla.
Va da sè che se non si vuole procedere con questi chiarimenti espliciti, vuol dire che si vuol fare tatticismo politico. La politica è si anche tattica, ma in questo momento Francavilla ha bisogno più che mai di chiarezza e determinazione amministrativa e politica. Questa Amministrazione faccia ora quello che serve a Francavilla che non è solo asfaltare strade, adeguare lo stadio o terminare (finalmente) il palazzetto dello sport, ecc.

Angelo Camassa
(Presidente NovaEra)

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