FRANCAVILLA FONTANA – Riceviamo e pubblichiamo una nota del dirigente di MNS di Francavilla, Francesco Candita, sulle vicende amministrative del Comune della città degli Imperiali.
Il dirigente del Movimento Nazionale per la Sovranità di Francavilla Fontana, Francesco Candita, tira le somme del malcontento comune che oramai da qualche mese sta crepando i rapporti, già in bilico, tra la compagine amministrativa della Città degli Imperiali e l’intera cittadinanza.
Afferma Candita che “l’amministrazione cittadina oramai è in dirittura d’arrivo in relazione al mandato conferitole dai cittadini Francavillesi, speranzosi che si sarebbero avverate e realizzate le tante promesse elettorali fatte dal Sindaco: parliamo del famoso palazzetto dello Sport oggi ancora in stato di abbandono, verde pubblico, immobili comunali e quanto altro su cui si è ampiamente discusso e pubblicato.
L’ennesima stangata posta in essere con l’aumento del 30% della TARI, ha definitivamente incrinato i rapporti con i cittadini, oramai stufi di post su Fb dove si prometteva qualcosa che poi in realtà non si avverava e dove si faceva passare l’ordinaria amministrazione, vedi le strade, come una conquista e un grande risultato”.
Continua il dirigente del MNS di Francavilla, “ieri ho avuto il piacere di essere ospite telefonico del direttore G.Cannalire nel suo programma Francamente; nella puntata in oggetto è stato affrontato proprio il problema TARI e onestamente sono rimasto sconcertato dalla pochezza degli argomenti che sono stati snocciolati dai rappresentanti della maggioranza amministrativa; si cercava in ogni modo di evidenziare una responsabilità di cittadini sporcaccioni ed evasori mentre, senza fare un Mea Culpa, non si ammettevano gli errori dovuti alla cattiva gestione della macchina amministrativa, errori che poi hanno prodotto quello che oggi viviamo sulla nostra pelle.
I rappresentanti della maggioranza hanno evidenziato la volontà del Sindaco Bruno di procedere a spada tratta nei confronti degli evasori, incominciando una campagna sanzionatoria che potrebbe coinvolgere società esterne per l’accertamento degli illeciti tributari.
Ora io mi domando: come mai ci si è ricordato degli evasori solo quando i cittadini urlano la loro indignazione nei confronti di un vero e proprio salasso TARI? Come mai solo ora si prendono provvedimenti? Sarà l’ennesimo proclama per calmare le acque agitate di Castello Imperiali?
Nell’attesa che qualcuno risponda e ne risponda di tali errori, sta in fatto che i Francavillesi si trovano ad una prossima scadenza della prima rata, il 16 Giugno, peraltro imminente e corrispondente con il versamento dell’IMU.
Ad infiammare gli animi già infuocati dei cittadini si è poi aggiunta la vera e propria presa in giro del rimborso dell’esubero TARI 2015; anche in questo caso, invece di operare diligentemente e di scomputare il rimborso dalla TARI 2017, i nostri amministratori hanno reso ancora più farraginosa la macchina burocratica lasciando libera scelta ai cittadini di chiedere o meno il rimborso stesso a mezzo di moduli da compilare, da protocollare e lasciare in attesa di comunicazioni future; anche in questo caso si è vista l’inefficienza di chi si trova oggi al vertice del Comune di Francavilla, in relazione ad un rimborso che sarebbe dovuto essere automatico e non discrezionale del cittadino”.
In definitiva, conclude Candita, “ci troviamo davanti ad un problema che non è nuovo perché già ampiamente sollevato dal centro destra in quei consigli comunali ove, con grande astuzia ed ingegno, la maggioranza amministrativa ha distolto l’attenzione sul problema TARI e spostato il dibattito sull’urgenza dei lavori per lo stadio; in tal modo è stata affrettata l’approvazione di un bilancio per risolvere sì un problema importante quale quello della Virtus Francavilla ma allo stesso tempo si è occultata una catastrofe economica quale quella che oggi ha colpito i Francavillesi.
Ci auguriamo che, dopo l’ennesimo scivolone, Francavilla torni ad essere amministrata da un centro destra forte e coeso e soprattutto da persone capaci e diligenti e che i Francavillesi non siano trattati alla stregua di bancomat, ma che si prenda atto della necessità di un rinnovamento globale della città che ha molte potenzialità tutte purtroppo lasciate in un cassetto tra la polvere”.