CAROVIGNO-Riconoscimento del valore dei corpi intermedi per la crescita e lo sviluppo del Paese, più partecipazione, un nuovo ruolo per la rappresentatività e la rappresentanza, una rinnovata visione di welfare e salario. Sono questi alcuni dei temi più rilevanti dell’accordo sottoscritto il 9 Marzo scorso tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria sul nuovo sistema di relazioni sindacali e sul modello contrattuale al centro, oggi, della discussione della tavola rotonda “Le nuove relazioni industriali nell’impresa 4.0”, svoltasi nell’ambito del VI congresso Uila a Carovigno. “Un accordo che ha uno straordinario valore politico e che affida alle relazioni sindacali il compito di contribuire fattivamente alla crescita del paese, alla diminuzione delle diseguaglianze, alla redistribuzione della ricchezza, al miglioramento dell’impresa e all’aumento dell’occupazione” ha dichiarato Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila nel corso della sua relazione. Durante il dibattito, a cui hanno partecipato Tiziana Bocchi, segretario confederale Uil, Pierangelo Albini, direttore area lavoro e Welfare di Confindustria, Luigi Scordamaglia, presidente Federalimentare e Stefano Mantegazza, segretario generale Uila si è discusso di come le politiche espansive in tema di salario, la contrattazione collettiva, gli investimenti e la formazione possano rappresentare l’alternativa al tema della riduzione dei tassi di disoccupazione e per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne.
“Grazie a quest’intesa si delinea un nuovo modello contrattuale che mantenendo i due livelli di contrattazione accentua il ruolo della contrattazione di 2°livello favorendo il collegamento virtuoso tra salari e produttività. E’ giunta l’ora di dare al nostro paese una vera politica industriale attraverso investimenti pubblici e privati” ha concluso Pellegrini.