“Decaduta anche la nostra incandidabilità, finalmente liberi da ogni accusa infondata.
Dopo la sentenza di piena assoluzione nel penale, arriva la sentenza del Tribunale Civile che rigetta la nostra incandidabilità.
Il Tribunale di Brindisi ha rigettato la richiesta del Ministero dell’Interno e della Prefettura relativa alla nostra incandidabilità.
Con questa Sentenza è stato stabilito che non ci sono nostre responsabilità e che le richieste di incandidabilità non erano fondate. Questo lo si sapeva già dal giorno della pubblicazione dell’Ordinanza del GIP dell’8 giugno 2020. E non lo diciamo noi ma ben tre Magistrati!
Ora ci chiediamo: dopo l’ assoluzione con formula piena nel procedimento penale e con questa pronuncia a noi favorevole, c‘erano i presupposti per il disposto scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose? È legittimo e fondato quel provvedimento? Noi crediamo di no.
Il nostro augurio adesso è che tutto il lavoro che abbiamo lasciato possa essere portato avanti con serenità, senza caccia alle streghe, e che alla città possa essere restituita quella dignità che molto spesso è stata calpestata in tutto questo periodo.
Milioni e milioni di euro di finanziamenti ottenuti e già inviati al Comune non possono essere accantonati solo perché sono stati ottenuti dall’amministrazione Lanzilotti”.
Massimo Lanzilotti
Francesco Leoci