Brindisi soffre da tempo una sostanziale incapacità amministrativa nel gestire in modo moderno, partecipato ed organizzato il sistema delle politiche sociali.
Anche la spinta innovativa della Legge 328/2000 , voluta e promossa dalla allora Ministra Livia Turco nell’ambito della inedita capacità riformatrice in materia di quei Governi di Centro Sinistra, attuata con colpevole ritardo in Puglia solo nel 2006 con la Legge 19 e completata nel 2007 col Regolamento attuativo n.4 (presidenza Vendola dopo il totale silenzio della precedente giunta Fitto), ebbe effetti parziali e solo nella fase iniziale della impostazione e gestione delle politiche sociali a Brindisi.
È sempre mancata una volontà politica di rendere operativo lo spirito profondo delle due Leggi citate: conoscenza puntuale della domanda, partecipazione, integrazione dei servizi, verifica delle ricadute, ponendo il cittadino al centro del sistema.
Il top della negatività a Brindisi è stato raggiunto negli ultimi cinque anni con ben quattro assessori al ramo alternatisi nei tre anni e mezzo della consiliatura Consales e con i successivi oggettivi limiti politici di una gestione commissariale: il segnale esplicito della disattenzione delle forze di governo della Città che hanno affidato il tutto allo staff tecnico dell’Assessorato, relegando a mera formalità il confronto con la collettività nonchè quello previsto dalle leggi con le Associazioni del settore ed i Sindacati confederali che tanta parte hanno avuto in Puglia nella costruzione della Legge e del Regolamento.
Non vogliamo ora addentrarci nelle specifiche responsabilità e nelle carenze specifiche di cui oggi soffre il sistema della politiche socio assistenziali in città. Peraltro basterebbe rileggere i vari comunicati e i documenti di critica e sollecito formulati da CGIL CISL UIL al riguardo.
Ci preme ora sollecitare la direzione in cui dovrà muoversi la nuova maggioranza di Centro Sinistra per il cui successo elettorale siamo impegnati:
- Porre al centro della propria azione il confronto reale con la cittadinanza a partire da un coinvolgimento più effettivo delle Associazioni e dei Sindacati nella fase di Programmazione, come prevedono le Leggi citate per arrivare alla seduta “monotematica” del Consiglio Comunale in cui illustrare e confrontare il Piano Triennale di Zona;
- Indirizzare impegno particolare nell’attivazione della Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), che è l’asse portante dell’assistenza domiciliare alle persone in difficoltà socio-sanitaria come integrazione delle azioni di intervento assistenziale sanitario (cure) e sociale ( interventi sulla persona, cura della casa e dell’alimentazione, supporto psicologico ove necessario, ecc), che oggi si muovono separatamente;
- Rendere più efficace l’assistenza alle donne in difficoltà o che hanno subito violenza, garantendone la sicurezza, nel pieno rispetto della dignità civile e sociale di ognuna di loro;
- Attivare una nuova Politica Integrata di assistenza ai bambini e giovani che ne hanno bisogno, correlando quanto deve essere fornito nella scuola con gli specifici interventi che vanno dedicati all’ambito familiare;
- Qualificare il Centro Polivalente Anziani promuovendo finalmente un Regolamento democratico ed efficace ed una gestione effettivamente Polivalente e partecipativa;
- Rendere concrete ed efficaci le periodiche verifiche della qualità dei servizi resi recependo le considerazioni e le proposte dei singoli utenti e delle Associazioni che hanno una conoscenza diretta ed estesa delle situazione di sofferenza.
Ci siamo limitati ad evidenziare alcuni punti di maggiore deficienza sino ad ora mostrata dall’amministrazione comunale, ben consci delle difficoltà finanziarie in cui si trovano ad operare i Comuni a causa delle politiche di restrizione, specie in direzione delle Autonomia Locali e delle Politiche Sociali, attuate dagli ultimi governi nazionali.
Su questa strada di concretezza e di efficacia verso le esigenze reali della vita dei cittadini di Brindisi siamo impegnati come LiberiE Uguali per Brindisi a supporto del candidato Sindaco Riccardo Rossi. Insieme alle cittadine ed ai cittadini di Brindisi.
Enzo Casone e Pasquale Barba.
LiberiE Uguali per Brindisi