ROMA – “Mi sono appena dimesso dal governo. Torno in Forza Italia. Quella è la casa in cui sono nato e cresciuto politicamente. E Berlusconi è l’unico leader che può federare un centrodestra di nuovo vincente”. La mette giù semplice Massimo Cassano, sottosegretario centrista, il secondo, dopo il ministro Enrico Costa, a lasciare il governo Gentiloni per veleggiare verso il centrodestra tradizionale. “Non ce la facevo più a sostenere questo esecutivo”, spiega in una intervista al Corriere della sera. “Con Ncd dovevamo fare, come il nome stesso suggeriva, un nuovo centrodestra in un governo provvisorio. Siamo finiti per fare la stampella di centrosinistra in un governo che ancora dura. E poi, dalla riforma dell’Antimafia allo ius soli: non ce la faccio a sostenere certe cose”, aggiunge Cassano. Ha parlato con Berlusconi? “Certo che sì. Ho parlato più volte con lui e anche con Niccolò Ghedini e Paolo Romani. Li ringrazio tutti, insieme al coordinatore regionale Gino Vitali, per la pazienza avuta nel corso degli ultimi due anni e per avermi riaccolto”, è la risposta del sottosegretario dimissionario, che evidentemente contraddice le parole dello stesso leader azzurro, che ieri a La7 ha precisato di non voler riaccogliere in Forza Italia i transfughi che hanno sostenuto i governi di centrosinistra, che potranno però costituire in loro movimento nell’alveo del centrodestra.
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Si vede dalla faccia che è solo un’opportunista di quart’ordine. Per 4 anni ha goduto i privilegi del governo e ora trova facilmente qualche motivazione critica per sfilarso e mettersi al sicuro. Altro che rientra per dare e non per avere, egregio Luigi Vitali