BRINDISI – “Sono sempre più convinto che in questo turno di ballottaggio saremo gli unici a parlare della città che vogliamo costruire, dei problemi che intendiamo risolvere, dei bisogni della gente a cui intendiamo dare risposte immediate. Dall’altra parte, invece, è stata attivata la macchina del fango, con la speranza di recuperare consensi e di prendere in giro, ancora una volta, i cittadini di Brindisi”.
Lo afferma il candidato sindaco Roberto Cavalera a seguito delle dichiarazioni rese da Riccardo Rossi nelle ultime ore.
“Sentirsi accusati di rappresentare il ‘vecchio’ – aggiunge Cavalera – da chi è a capo di una coalizione che ha come partito di riferimento il PD è addirittura ridicolo. Rossi ha in prima fila chi ha contribuito a scelte infauste per la città negli ultimi decenni, anche se oggi si ricicla come il ‘nuovo’. E il partito di maggioranza all’interno della sua coalizione è proprio quel PD che a livello nazionale ha devastato il paese, così come è lo stesso PD che guida ormai da anni una Regione Puglia che ignora la nostra città, penalizzandola in ogni modo. Gli ultimi esempi riguardano il mancato finanziamento del revamping degli impianti del ciclo dei rifiuti, la cancellazione di ospedali della provincia (con il conseguente intasamento dell’ospedale di Brindisi), il ‘furto’ di prospettive per la concreta attuazione della Zes adriatica.
Quanto ai legami con il passato, riteniamo che sia giusto tenere ai margini della vita politica chi ha sbagliato, chi si è macchiato di reati ed anche chi deve ancora chiudere dei conti con la giustizia. Accusare tutti gli altri è davvero da regime totalitario. Ed è anche incoerente, visto che alla presenza di ex assessori e consiglieri nella nostra coalizione si contrappone la possibile elezione (tra i consiglieri della coalizione di Rossi) di due ex assessori dell’Amministrazione Consales (D’Onofrio e Manfreda), dell’ex segretario cittadino del PD (Elefante) che era il partito di maggioranza all’interno della stessa amministrazione, dell’attuale segretario cittadino del PD (Cannalire) che è stato il primo indagato della giunta Consales e dell’ex assessore e consigliere regionale, nonché ex candidato sindaco Carmine Dipietrangelo, vero artefice del ‘ribaltone’ del periodo Antonino.
Detto ciò, noi in questi giorni parleremo ai cittadini, affronteremo i temi portanti di questa campagna elettorale, partendo da un dato: sarò io il garante della legalità, della trasparenza e della concretezza della mia coalizione. E su questo sfido chiunque a battere ciglio”.
Roberto Cavalera