La cena inaugurale del G7 al Castello Svevo di Brindisi del 13 giugno è veramente uno schiaffo alla nostra città. I 7 Grandi più gli altri 15 leader sono impresentabili come gli emiri arabi e il principe saudita per violazioni dei diritti umani e perchè impegnati nella guerra in Yemen con migliaia di donne e bambini ammazzati; Zelenski che vuole solo armi per scatenare la terza guerra mondiale contro la Russia; il presidente turco Erdogan e la sua guerra contro donne e bambini curdi; i dittatori come il presidente indiano, algerino, altri dubbi personaggi africani. Saranno tutti al tavolo di una sfarzosa cena offerta dal Presidente della Repubblica Mattarella e dalla Presidente del Consiglio dei Ministri Meloni. Una cena con le mani insanguinate pagata da noi cittadini.
I 7 Grandi verranno a parlare di guerre e armi proprio a Brindisi, che è una città di pace, da cui sono partite decine di missioni di pace ed è sede dell’UNHCR, le missioni umanitarie delle Nazioni Unite.
Verranno a parlare di come fermare le migrazioni e del progetto di deportazione degli immigranti verso i CPR dell’Albania, quando Brindisi è città di accoglienza, che ha accolto decine di migliaia di fratelli e sorelle albanesi nel 1991.
Tantissimi saranno i disagi già annunciati dalla Prefettura con l’istituzione della zona rossa: divieto di transito pedonale, ma nulla si dice sulle perdite degli esercizi commerciali. I ristoranti e i pub del Lungomare e del Casale staranno chiusi il 12 sera, il 13 a pranzo e cena, perché il coprifuoco parte da mezzanotte: 3 servizi persi, senza nessun ristoro.
Cosa ci guadagnano i brindisini da questo G7? Voli cancellati, traghetti fermi, il porto bloccato da portaerei, Via Spalato destinata alle forze dell’ordine, così come una nave da crociera di 3000 posti: le forze dell’ordine mangeranno un gelato per le vie di Brindisi? No, sono in servizio permanente.
Un malcapitato turista che arriva a Brindisi in quei giorni è spacciato.
E sicuramente Brindisi verrà ricordata come la città del G7 dell’anno 2024, un G7 in cui sarà deciso di continuare con le guerre, aumentare le spese per armi, forse il G7 della Terza Guerra Mondiale e del nuovo colonialismo del Piano Mattei. Niente di buono!
Poteva andare diversamente: il G7 della pace, col Papa invitato a parlare di pace e di migrazione, non dell’Intelligenza Artificiale. Poteva essere l’occasione per i Grandi di fermare tutte le guerre, parlare di emergenza climatica, tema assente dal G7, di prospettare un mondo migliore.
E’ vero, hanno asfaltato in tempi record Via Provinciale San Vito e qualche altra strada percorsa dai 7 big, poi quel brutto telo che inneggia alla guerra alla ex-Saca che non abbellisce affatto la città, e Viale Aldo Moro che non è percorribile in bici e ormai neanche a piedi.
Invitiamo tutti, a piedi naturalmente, il 13 giugno ore 18.00 in piazza Vittoria, che non è zona rossa, alla Cena dei Poveri, con frise, couscous e vino e una ballata a tempo di pizzica, per la pace, il diritto dei popoli e contro questi Grandi 7 che pretendono di decidere sul destino del mondo e del nostro pianeta.
Noi ci opponiamo a tutto ciò. E siamo il 99 per cento.
Angelo Gagliani per il
Tavolo di Coordinamento NoG7 Puglia.