Centro Studi Formavobis: a Brindisi il primo corso di giapponese

BRINDISI – È stato avviato ieri, per la prima volta in città, il corso di giapponese presso il Centro studi Formavobis, centro di formazione linguistica e recupero anni scolastici a Brindisi.

Il corso, tenuto da due insegnanti, una italiana, laureata in giapponese, l’altra madrelingua, si articola in trenta ore e si pone come obiettivo la conoscenza base della lingua giapponese.

L’adesione è stata massiccia, oltre ogni previsione, soprattutto da parte di giovani brindisini e leccesi.

Ci si chiede: da dove si genera l’amore per il giapponese?

Si tratta di un fenomeno tutto da scoprire.

Ci riferiamo alla generazione “manga”, bambini e ragazzi cresciuti con il culto del fumetto giapponese.

Conosciuti con i cartoni animati, i personaggi dei manga, divenuti “anime”, a partire degli anni novanta, sono diventati gli eroi preferiti dei fumetti.

Fenomeno sociale? Status? Il giapponese è entrato inevitabilmente nella vita di molti giovani brindisini. Abbiamo intervistato alcuni dei ragazzi con la passione per il Giappone.

Angelica Dell’Anna, studentessa di 15 anni: 

“I manga sono la mia passione e adoro il Giappone. Il mio più grande sogno?Andare a Tokyo nel 2020, accompagnata dalle mie amiche del cuore e chissà, un giorno, vivere lì”;

A Beatrice, 16 anni, abbiamo chiesto: Com’è nata la tua passione per i manga?

È molto difficile dirlo, ho scoperto i manga per puro caso. Mi sono sempre piaciuti i “cartoni animati” giapponesi, e un giorno mi è capitato di leggere un fumetto. Il giorno dopo ne ho comprato un altro e un altro ancora… e non mi sono più fermata. È un desiderio che nasce da dentro!”-

Samuel Sirani, 12 anni, è affascinato dalle storie, soprattutto quelle che descrivono la cultura nipponica e che utilizzano quindi riti, demoni, caratteristici del Giappone, ma adora anche il modo di vivere dei giapponesi.

Luigi Capone, 15 anni, è divenuto un vero cultore della lingua giapponese. Lo affascinano i paesaggi e soprattutto Kyoto, con le sue tradizioni legate a un antico modo di vivere, dai kimono colorati ai numerosi templi.

Miriam Rodio, 15 anni, desidera a tutti i costi imparare il giapponese ed è disposta a fare chilometri in treno, da Lecce a Brindisi, pur di studiare la lingua.

Martika La Macchia, 15 anni, è determinata, vuole vivere in Giappone!

Cultura, lingua e viaggi coinvolgono all’unisono i ragazzi della generazione “manga”. In un contesto sociale in cui si denuncia continuamente l’apatia delle nuove generazioni, la mancanza d’interesse per ciò che è cultura, esplorazione, studio, questi ragazzi, diventano un importante esempio da esaltare e da evidenziare, nella speranza che il desiderio di conoscenza di nuove culture possa accompagnarli per tutta la vita e permettergli di realizzare i loro sogni.