Cgil e Flai Cgil hanno incontrato il Prefetto per parlare di sfruttamento del lavoro in agricoltura

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo la nota della Cgil e della Flai-Cgil sull’incontro con il Prefetto Valenti dove si è discusso di sfruttamento del lavoro in agricoltura.

Si è tenuto in Prefettura questa mattina un incontro con le parti sociali ed istituzionali convocato dal Prefetto Dott. Valenti, sul Contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura.

La CGIL di Brindisi con il Segretario Antonio Macchia e la FLAI-CGIL di Brindisi co il Segretario Antonio Ligorio, ritengono tale incontro un passo avanti rispetto all’applicazione della legge 199/2016. L’iniziativa è ritenuta importante dopo gli arresti delle scorse settimane ed il  tavolo convocato ha affrontato alcuni nodi legati al lavoro nelle campagne.

Ė necessario che tutte le istituzioni preposte si impegnino ad applicare anche quella parte della legge che con interventi preventivi e positivi offre opportunità per i lavoratori e per le imprese oneste, affinché si possano cominciare a concretizzare alcune buone pratiche sul collocamento e sul trasporto dei lavoratori.

Nella provincia di Brindisi c’è un alto numero di lavoratori che ogni giorno si spostano per lavorare nel barese e nel metapontino, presso aziende che però, nel migliore dei casi, sembrano non curarsi di come quei lavoratori giungano presso i terreni e quanto costi quel servizio di trasporto, che secondo contratto dovrebbe essere a carico delle aziende e non dei lavoratori, costretti a pagare anche 15 euro per spostarsi.

La CGIL e la FLAI-CGIL è in campo per chiedere concretezza e strategie comuni per la risoluzione dei problemi che vivono i lavoratori della nostra provincia che a volte si caratterizza con il silenzio che sa di rassegnazione.

Servono misure urgenti perché la stagione delle grandi raccolte è praticamente alle porte.

Un sistema che molto spesso si nasconde dietro un’apparente regolarità fatta invece di buste paga non veritiere e orari di lavoro ben oltre quanto previsto dai contratti.

Torniamo a chiedere che la legge 199, oltre all’aspetto penale, sia applicata in tutte le sue parti a cominciare dal tema del trasporto e dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, scardinando così all’origine i due elementi di forza per il sistema del caporalato e dando contemporaneamente risposte concrete e immediate ai lavoratori e anche alle aziende oneste e regolari che sono sul territorio.

 E’ necessario che le istituzioni locali e gli enti a partire dall’INPS facciano la propria parte per la costituzione dei nodi territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità.

Non è tollerabile che i lavoratori, italiani e stranieri, senza distinzioni, siano costretti ad accettare paghe pari alla metà di quanto prevede il contratto e condizioni di lavoro estremamente gravose e pesanti.

Il Segretario della FLAI-CGIL Antonio Ligorio dichiara che attraverso il Prefetto, e le istituzioni locali e l’INPS si debba costituire il primo nodo territoriale della Rete del Lavoro agricolo di qualità, perché non ha senso solo una Cabina di Regia a Roma nelle chiuse stanze dell’INPS, se non si collega col territorio e in esso si cominciano a sperimentare collocamento e trasporti legali, che tolgono spazio vitale ai caporali.

La FLAI-CGIL di Brindisi nel mese di Luglio e Agosto presidierà il territorio con il camper dei diritti  perché ancora c’è molto da fare per difendere e vedere realmente applicato quanto previsto dalla Legge 199, per dire mai più sfruttamento, mai più caporalato, per  puntare a contrastare con efficacia lavoro nero e sfruttamento, fenomeni  ancora diffusi, che continuano ad emergere con forza anche dalle inchieste giudiziarie aperte.

Il nodi territoriali devono inoltre, stipulare convenzioni con enti bilaterali, società di trasporto ed altri soggetti per fornire strumenti per migliorare la qualità di lavoro e di vita dei braccianti agricoli.

Si tratta di uno strumento di fondamentale importanza per colpire alla radice il fenomeno dello sfruttamento in un settore che può dare un contributo decisivo al rilancio economico e sociale della nostra provincia.

 

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