Al Teatro Piccinni l’evento dedicato alla donazione d’organi
“Chi dona vive 2 volte”è il messaggio lanciato questa mattina dal palco del Teatro “Piccinni” di Bari, dove si è svolta la manifestazione dedicata alla donazione degli organi. Protagonisti questa volta non sono stati solo i pazienti che hanno ricevuto questo grande gesto di amore,ma ospiti di questa giornata “di ringraziamento” sono state le famiglie dei donatori, i rappresentanti delle associazioni, gli operatori sanitari, i medici, gli autisti delle strutture sanitarie; ma anche i chirurghi, i direttori delle Asl e delle unità complesse di rianimazione della regione, i Sindaci delle città e i direttori delle testate giornalistiche che hanno contribuito con serietà e correttezza a diffondere e informare sul significato del dono.
Tra questi spiccano i nomi dei due cegliesi ANGELO MARIA PERRINO Direttore di Affari Italiani e ROCCO MONACO dell’emittente televisiva Video M Italia per aver elogiato le eccellenze della sanità in Puglia e degli operatori dell’ospedale di Martina Franca.
Una festa per celebrare il mondo dei trapianti di organo, una terapia straordinaria che dimostra ogni giorno che passa la grande capacità della sanità pugliese di sapere far fronte con successo ad una pratica medica che coinvolge una squadra organizzativa complessa e richiede un livello di qualità di alto valore professionale. La sanità pugliese registra negli ultimi anni risultati senza precedenti.
Il 2019 è stato infatti un anno record in Puglia per i trapianti di organo: 71 di rene, 23 di fegato e 6 di cuore. È il numero più alto di trapianti eseguito negli ultimi 15 anni. A questo si aggiunge, un altro risultato: il numero più alto di trapianti di rene da vivente (20 trapianti) dal 1992, anno di apertura del Centro Regionale Trapianti Puglia.
Con i 103 del 2019, sono stati eseguiti più di 2000 trapianti dal 1992 ad oggi.
L’aumento del numero dei trapianti da vivente ha permesso di ridurre il numero delle opposizioni dal 52% del 2018 al 43% del 2019.
”Su questo aspetto bisogna fare di più – dice il coordinatore del Centro Regionale Trapianti Loreto Gesualdo – soprattutto nella diffusione del messaggio sulla Donazione che deve coinvolgere l’intera rete. A partire dagli stessi cittadini, i quali attraverso la dichiarazione di volontà espressa in vita al momento del rinnovo della carta di identità in Comune compiono la scelta silenziosa di donare la vita all’Altro e di vivere due volte. Ecco perché questa volta abbiamo coinvolto quei sindaci i cui Uffici anagrafe hanno giocato un ruolo determinante nel sensibilizzare i cittadini affinché dichiarino la propria disponibilità al Dono degli organi. Perché ognuno di noi partecipa al grande risultato di quel gesto di amore e di umanità verso l’Altro che la donazione rappresenta. Dobbiamo avvicinarci alle opposizioni registrate al Nord: in media 30%. Significherebbe portare il numero dei trapianti da 100 a 150. Aver superato nel 2019 i 2000 trapianti deve far capire alla popolazione pugliese che il Servizio Sanitario di questa regione funziona e che è in grado di dare risposte alle persone in attesa di trapianto. Il trapianto è infatti considerato la più complessa procedura della medicina e dunque una prova di efficienza del Servizio Sanitario Regionale. I numeri registrati in Puglia rappresentano la grande professionalità del personale tutto e l’impegno delle istituzioni politiche regionali che stanno investendo ingenti e specifiche risorse in termini di personale, tecnologia, farmaci per il controllo del rigetto, al fine di ottimizzare il complesso sistema del trapianto degli organi. Questo sforzo condiviso viene riconosciuto come la maggiore espressione di efficienza di un sistema sanitario multidisciplinare e moderno. Ecco perché è importante anche il ruolo della stampa per diffondere questo messaggio.
“Finora la Puglia ha dimostrato di essere una regione dal cuore e dall’umanità enormi “– è quanto ha dichiarato sul palco il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – “Abbiamo numeri positivi di cui andare orgogliosi. Ma possiamo e dobbiamo fare di più, perché purtroppo abbiamo ancora tanti dinieghi di donazione degli organi nelle sale di rianimazione della Puglia, significa sprecare degli organi che possono essere riutilizzati. Molte famiglie hanno timore di donare. E’ opportuno sottolineare che le procedure previste dalla legge sono rigorosissime, sono certe, matematiche. Se si aspetta oltre, gli organi non sono più utilizzabili e quindi questa seconda vita dopo le tragedie non è più possibile. Io mi auguro che in futuro in Puglia, data la capacità tecnica che abbiamo, il numero di donazioni aumenti, che cresca ulteriormente la cultura della donazione, ridando speranza a persone che sono in attesa di poter continuare la loro vita. Si può andare nei Comuni a fare la propria dichiarazione con la quale si autorizza la donazione degli organi. E questo lo si può fare anche da soli. Questa dichiarazione all’anagrafe è molto importante”.