«È insopportabile e del tutto ingiustificata la disattenzione del governatore Emiliano nei confronti della Sanità brindisina, oggi come non mai ridotta allo stremo: questi qua tagliano nastri e brindano senza però accorgersi che hanno ridotto il settore sanitario a una sorta di camposanto, con Tac non funzionanti, lunghissime liste d’attesa, reparti del Perrino come quello di Neurochirurgia che da tre anni sono dei cantieri, pochissimi posti letto, il bando del Centro risvegli che ancora non esiste, solo 280 posti per Rsa con consequenziale pregiudizio per il diritto alla salute degli anziani…».
L’ha dichiarato, tra le altre cose, l’On. Nicola Ciracì, che stamattina ha tenuto una conferenza stampa fuori dall’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi, accompagnato dal vice coordinatore provinciale Romeo Lippolis e dal responsabile provinciale Sanità di Direzione Italia Angelo Zaccaria.
«Era anche ora – ha affermato Lippolis – che tutte le sigle sindacali sanitarie, con in testa i medici di base, si svegliassero ed è per questo che noi eravamo e resteremo al loro fianco in questa protesta che il prossimo 10 novembre sfocerà nella manifestazione fuori dal palazzo della Regione Puglia a Bari. Uno dei simboli del fallimento del presidente-assessore Emiliano è certamente la chiusura dell’eccellente reparto di Nefrologia a Francavilla Fontana, con la conseguenza che nell’intera provincia ora ci sono soltanto 20 posti a disposizione dei dializzati».
Così, invece, Zaccaria: «Trovo e troviamo assurdo che si continui a tagliare sulla sanità brindisina con la costante diminuzione di servizi per i cittadini-utenti: mancano gli anestesisti e le promesse di Osservazione breve, di Cardiologia e Pediatria a Ostuni si sono rivelate semplicemente dei palliativi, mentre i reparti chiudono per non riaprire più, i posti letto spariscono e i pronto soccorso sono intasati. Mai si era caduti così in basso».