Ciullo: “Insieme alla delibera sul Palaeventi, revocherei anche quella sulla vendita della farmacia comunale”

La delibera di consiglio comunale n. 192 del 29.11.2019 che impegna 750mila euro per la realizzazione del Palaeventi in contrada Masseriola dovrebbe essere revocata per molteplici ragioni, così come è stato richiesto nell’ordine del giorno proposto da quattro consiglieri comunali.
A causa dell’attuale pandemia è probabile che l’iniziale progetto dovrà essere rivisto e quindi per prudenza amministrativa e contabile sarebbe più opportuno aspettare quelli che saranno gli indirizzi sovraordinati da seguire per la concreta realizzazione della struttura.
Tanto al fine di non incorrere in una spesa o anche nel semplice mantenimento di un impegno finanziario che si potrebbero rivelare deleteri poiché il Palaeventi, per come potrebbe essere reimpostato, rischia di non raccogliere più l’interesse alla costruzione da parte degli stessi privati proponenti.
Non solo. Ma se soprattutto a causa della pandemia, l’Amministrazione comunale non sarà in grado di mantenere gli impegni assunti precedentemente in uno stato già di grave crisi finanziaria dell’Ente per garantire il pareggio di bilancio, come può lasciare aperto un impegno di tale entità che pesa notevolmente sul bilancio?
A riprova di ciò sia sufficiente considerare che non sono pervenute offerte entro il termine assegnato per la vendita della farmacia comunale dalla quale ci si aspettava un introito di circa 2milioni di euro.
Quindi, non revocare l’impegno di 750mila euro per il Palaeventi in questo momento è come averne impegnati il doppio o comunque 750mila più “n”, dove “n” rappresenta ogni importo mancante a causa del mancato introito di quanto si era programmato di vendere o incassare e non è andato a buon fine.
Non condivido, invece, perché puramente demagogica ed elettoralistica la proposta contenuta nell’ordine del giorno proposto dal consigliere Massimiliano Oggiano di destinare i 750mila euro alle piccole partite IVA e alle famiglie disagiate perché, sia dal punto di vista tecnico sia da quello di legittimità nonché stante l’attuale predissesto finanziario, non è un percorso praticabile.
Oggiano, come sempre, parte bene e finisce male.
Piuttosto, insieme alla delibera sul Palaeventi io revocherei anche quella sulla vendita della farmacia comunale, e reindirizzerei i 750mila euro sulle farmacie potenziandole sottoforma di strutture complesse, quasi dei veri e propri presidi sanitari periferici, che assicurino, d’intesa con la Asl, l’erogazione di nuovi servizi oltre che dispensare medicinali.
Massimo Ciullo

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2 COMMENTI

  1. E che cosa dovrebbero fare con 750mila euro i cittadini bisognosi di Brindisi? Tirare a campare per un mese? E le farmacie campare per un anno? Ma per favore….siamo seri.

  2. Il Consigliere Massimo Ciullo e fra i pochissimi ad occupare per l seconda volta l’attuale scranno ed al quale, unitamente ad altri, sento con estrema sintesi precisare ancora una volta:
    – gli orgni di gestione del Comune (di Programmazione e di Gestione)non hanno tenuto conto che lo stato di pre-dissesto, presentato con delibera consiliare alla Corte dei Conti, obbliga la revoca dell’impegno di spesa di €750.000,00 se si vuole anche per i motivi di “prudenza amministrativa-contabile” suggerita dal predetto consigliere;
    -irragionevole, inconsciente, irresponsabile e demagogo è/sono, da chiunque formulata la distrazione di detto importo in assenza di copertura finanziaria (esempio con concreto recupero di pari importo del credito vantato dall’Ente e formalizzato dal segretario generale comunale dell’epoca dr.ssa Giacovazzo e Collegio dei Revisori;
    -la mancata vendita delle farmacie comunaali, per buona fortuna, poste a garanzia del pre-dissesto avrebbe di già dovuto impegnare l’Amministrazione e provvedere immediatamente alla rideterminazione dei residui attivi e passivi per un nuovo quadro contabile.
    Brindisi, 28/04/2020 Franco Leoci

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