BRINDISI – E se anche chi dovrebbe dare il buon esempio, manca di rispetto al prossimo, allora la società andrà ancora più in malora.

Una brutta pagina è stata scritta ieri sera, presso il Nuovo Teatro Verdi. Ad essere offeso è stato proprio il ricco contenitore culturale brindisino.

Proprio ieri, dunque, è andato in scena lo spettacolo ‘Il Padre’, con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere. Al termine della performance teatrale, però, il famoso attore è stato protagonista di un fuori programma tutto sui generis. Haber ha iniziato ad imprecare e bestemmiare all’indirizzo dello stesso teatro, perché, a suo dire, “l’acustica è davvero pessima”. Si è, poi, rivolto agli spettatori con un atteggiamento spocchioso, chiedendo loro se avessero ascoltato perfettamente i dialoghi: “E’ assurdo che una città bella come Brindisi abbia un teatro così. Non posso urlare e sgolarmi per recitare. Non verrò mai più a Brindisi”.

Il Teatro Verdi si porta dietro da tempo il problema dell’acustica ed anche qualche altra compagnia avrà riscontrato tale criticità. Ma sono ‘imperfezioni’ che tanti altri teatri italiani manifestano. Crediamo, però, non sia corretto nei confronti del Verdi e della città ospitante assumere un atteggiamento di tal fatta e ‘sputare nel piatto in cui si è mangiato’.




“Tra l’altro – ha dichiarato la dirigente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, Daniela Angelini – noi ci preoccupiamo, ad ogni spettacolo, di avvisare la produzione di questo problema (e lo abbiamo fatto anche nello specifico) e spetta a loro porre rimedio, portando e montando gli amplificatori. Se non l’hanno fatto, è un problema della compagnia ed Haber dovrebbe saperlo. Inoltre, è stato anche ben pagato”.

La Fondazione, proprio per ovviare al problema dell’acustica, ha montato quattro ‘tartarughe’ sul palco (trattasi di mini amplificatori), onde garantire un audio migliore. Ma si tratta di un palliativo. L’immobile è di proprietà comunale e, pertanto, spetta a Palazzo di Città adoperarsi per i lavori di adeguamento della fonetica, cosa che la Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha più volte fatto presente all’Amministrazione. Quest’ultima, però, pare latitare in tal senso.

Tornando al comportamento di Alessandro Haber, altro non resta da dire che, oltre ad aver offeso il Teatro, ha dato sicuramente un cattivo esempio soprattutto ai tanti ragazzi. Ieri sera, infatti, al Verdi era presente una delegazioni di studenti delle scuole superiori che ha assistito allo scempio messo in scena dall’attore. Come si pretende di educare la nuova generazione se i modelli da seguire sono i primi a non rispettare le regole imposte dalla buona creanza (Haber è stato anche visto fumare una sigaretta all’intero del foyer del Teatro, ndr)?

Un contenitore culturale come il Teatro Verdi non merita certamente un trattamento di questo tipo, ma si auspica che l’Amministrazione, ‘svegliata’ da Haber (seppur in maniera non propriamente ortodossa) possa mettere mano al portafoglio e attivarsi per un miglioramento dell’impianto acustico.

Tommaso Lamarina
Redazione




4 COMMENTI

  1. Alessandro Haber non è nuovo a questi “coup de theatre”, ricordo quando fu licenziato a Bologna per aver baciato e palpeggiato la collega Lucia Lavia. La carenza del teatro Verdi non può essere l’occasione per assumere atteggiamenti istrionici, che non fanno bene al teatro stesso. Così come non lo era la parte di Otello, che se pur personaggio sanguigno e istintivo, non poteva essere l’occasione per Haber di dare sfogo ai suoi istinti più bassi, palpeggiando la collega. Peccato che un momento di crescita sia stato trasformato in una lezione di maleducazione.

  2. Mi associo al commento di Carmine Giuliani. Anch’io ricordo bene la brutta storia di Bologna e altri atteggiamenti esibizionistici e spesso maleducati di Haber. Non è certo una persona simpatica né un tale attorone per il quale sentiremo la mancanza. Due brevi postille: L’acustica del Verdi è pessima e non ci sono giustificazioni di sorta. Bisogna migliorarla. L’atteggiamento giustamente severo mostrato dai brindisini nei confronti di questo divetto deve essere esteso nei confronti di tutti coloro che ostentano pari cafonaggine e parole triviali. Mi pare invece che quasi sempre siamo indulgenti nei riguardi di mostri sacri, quali ad es il grande esibizionista Sgarbi. Nessuno è esente dall’essere educato e portare il dovuto rispetto al pubblico

  3. Che il Teatro Verdi abbia qualche difetto, come il 95% dei teatri, è una cosa normale, ma l’indegno spettacolo che ha dato di sé questo figuro, è degno delle sue incapacità… Ha detto che non verrà più a Brindisi: “ma chi ti vuole, chi ti cerca” un consiglio: impara a vivere se ne sei capace… Salvo Palazzo

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