Colpo Gobbo: “DI ONDE, ONDATE E TSUNAMI …” – di Bastiacontrario

Il guazzabuglio appiccicaticcio, ridondante e ripetitivo delle parole d’uso che circolano intorno al virus, ormai diventato …virale al pari di esse, si aggruma intorno alla retorica trionfante in televisione, nei social e nei giornali. E’ una specie di gioco collettivo: una volta lanciato un termine nuovo, lo si fa rimpallare ossessivamente facendolo schizzare da un funghetto all’altro, come fosse una vecchia pallina di flipper. E’ successo per “Quarantena” (all’inizio qualcuno pensava fosse un ballo), per “Immunità” (che questa volta non era affatto parlamentare), per “Incubazione” (e i pulcini non c’entravano), per “Fragile” (aggettivo che un tempo contraddistingueva un pacco postale delicato ma che ora sta ad indicare in genere l’anziano a rischio che prima era invece un soggetto da “fascia debole”). Poi c’è un vocabolo difficilotto, “Paucisintomatico”, che giuro aver sentito pronunciare in un salotto televisivo “Faucisintomatico). Che ci dobbiamo fare, è la moda linguistica, bellezza! Ora va davvero forte l’onda, cavalcata da tutti gli amanti del surf comunicativo. Nello specifico, si parla e sparla di seconda ondata. Nessuno ha il coraggio di parlare di “ricaduta”, termine che fa tanto vecchi orecchioni, o di seconda “aggressione” o, azzardando una versione da titolo filmico “Covid 2: Il ritorno”. Nemmeno si è mai ricorso alla semplice “seconda onda”. Eppure, in un certo senso, c’era il testo chiaroveggente e premonitore di Paolo Conte a suggerire la strada: “ Onda su onda/ il mar(l)e ci porterà/ alla deriva/ in balia di una sorte bizzarra/ e cattiva…”.
Comunque, visto come stanno andando le cose, al di là dei trend espressivi in voga, e ringraziando il cielo che nessuno (nemmeno il prof. Ricciardi) ha ancora parlato di “Tsunami”, io sposo una certa cautela e, invitandovi ad avere pazienza, coraggio e fiducia, vi dico: ANDRA’ TUTTO … COSI’ COSI’:

Bastiancontrario

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