Colpo gobbo: “Il nostro scampolo di Medioevo” – di Bastiancontrario

Edonisti incalliti, smidollati poltroni cronici viziati da ogni confort e non più usi ad obbedir soffrendo, tuttavia, semel in anno, diventiamo tutti penitenti inconsapevoli. E’ quello che succede durante il periodo natalizio quando, entrando in una sorta di macchina del tempo, veniamo catapultati nel passato, indietro negli anni, fino al medioevo. Accade ogni volta che, di sera, ci imbarchiamo nelle belle ma gelide chiese nostrane per ascoltare le fascinose musiche che tradizionalmente corredano il periodo che va da Natale all’Epifania. Concerti della devozione, cantate sacre e profane, cori classici e gospel. Atmosfera, godimento dello spirito ma … mortificazione della carne. I brividi che ci dà questa musica sono di emozione ma anche di freddo. Quel freddo boia che piano piano ti penetra nelle ossa, intorpidisce il cervello e ti porta a invocare la fine del concerto e quindi delle sofferenze. “Il tormento e l’estasi”, così potrebbe essere etichettata questa strana sensazione di piacere-disagio che proviamo in quei terribili momenti noi, masochisti penitenti del XXI secolo. Vero è che Gesù Bambino scese dalle stelle e se ne stette nella grotta al freddo e al gelo, ma almeno fruiva del riscaldamento a fiato del bue e dell’asinello! Per noi nemmeno quello! E mentre battiamo i piedi, più per scaldare le gambe che per segnare il ritmo, mentre ci esibiamo in fortissimi applausi a fine di ogni brano con i medesimi intenti auto riscaldanti, non possiamo fare a meno di pensare che, nelle case del Signore, anche la più fervida fede non può nulla contro i rigori di una temperatura da cella frigorifera. Forse i nostri antenati di quei secoli a torto definiti bui erano più avvantaggiati di noi. Intanto vestivano con abiti di pesante lana grezza e non col nostro schifoso sintetico, e poi, a quei tempi, nelle chiese venivano accesi centinaia di candele e di ceri. Chissà, magari questa è la semplice soluzione vincente che dovremmo adottare per poterci gustare al meglio le nostre amate musiche natalizie.

Bastiancontrario

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