E così la nostra Teresa Bellanova ha subito lo scontato attacco da parte della Bestia Social. Ma questa volta alle feroci fiere digitali è andata male perché tutto il resto del mondo è insorto ed ora gli dà la caccia. Il branco vigliacco ha già subito la prima sanzione, quella morale, ora speriamo che sia loro inflitta anche quella pecuniaria e penale. E con un bel fondo messo su con le multe (altro che merendine!) si potrebbe davvero finanziare l’aumento di stipendio ai prof, per incentivare la loro missione educativa e formativa. I tapini che hanno ironizzato pesantemente sulla neo Ministra dell’agricoltura non hanno capito che lo Stato non ha bisogno di belle statuine, di figurine e figuranti, di damazze eleganti e ingioiellate. Basta con l’apparire, torniamo all’essere. Meglio Teresa col suo vestitone azzurro a metà tra la bandiera europea e l’abito di scena della Norma che le due veline in completo bianco da gelataie che hanno adornato il vecchio caimano alla Vetrata. Una dalla faccia di bronzo, l’altra dalla faccia di plastica, entrambe materie che bene rendono la figurazione plastica del viso cerato del loro amato, e un po’ spompato, condottiero. Sì, meglio Teresa col suo bel faccione pulito vero e fiero di ruspante donna del Sud, luminoso come un mattino in un giorno di tramontana, semplice come un genuino biscotto di Ceglie. Vai avanti per la tua strada Teresa, bella fuori e pulita dentro, col tuo invidiabile patrimonio di umanità e di serietà che pochi possono vantare, col tuo grande cuore e con i tuoi notevoli attributi che solo chi si è fatto da sé può avere. Segui il tuo percorso, con la serenità dei Giusti, e lascia fottere i miserabili del web e le loro offese meschine e gratuite. Tu la tua laurea honoris causa l’hai già conseguita sul campo, e sui campi, da un bel pezzo. Sono loro che devono tornare sui banchi ad imparare l’educazione, il rispetto e il senso civico.
Bastiancontrario
Come,di solito, decisamente e perfettamente, “sul pezzo”!!! Ciao Gabriele