Colpo Gobbo: “SE L’OCCHIO MALIZIOSO CADE DOVE NON DEVE…” – di Bastiancontrario

La questione è vecchia come il cucco. Da sempre le belle studentesse hanno turbato i sensi di presidi, professori e bidelli. Negli anni 70, con il boom delle commedie sexy all’italiana, ci fu tutta una serie di film che esplorò il mondo della seduzione femminile in ogni ambito lavorativo. Le pellicole scollacciate e un po’ provinciali, spesso dirette da registi di terzo piano, interessarono un vasto campionario di soggetti femminili: la dottoressa, l’infermiera, la poliziotta, la cassiera, la commessa, l’operaia, la prof e, naturalmente, la studentessa falsa ingenua e procace. Le dive di quel periodo si chiamavano Edwige Fenech, Carmen Russo, Nadia Cassini, Gloria Guida. Gli attori più noti Lino Banfi, Renzo Montagnani, Mario Carotenuto, Lando Buzzanca, Alvaro Vitali. Gloria Guida (che poi sposò il fortunato Johnny Dorelli) girò sia “La liceale”(1975) che “La liceale seduce i ripetenti (1979), non immaginando che, quasi mezzo secolo dopo, sarebbero state le ragazze di terza media e dei primi anni delle superiori ad attentare alle coronarie di maturi uomini di scuola. In questi giorni, per una fortuita coincidenza, la medesima problematica si è incrociata in due luoghi scolastici diversi, al liceo Socrate di Roma e all’Istituto Comprensivo De Amicis-San Francesco di Francavilla Fontana. Nella Capitale, la vice preside ha caldamente consigliato alle ragazze di evitare di indossare gonne corte perché “ai prof cade l’occhio”, nel paese degli imperiali la preside D’Amelia (questo cognome non mi è nuovo) ha tentato di imporre un look di genere che prevedeva pantaloni al ginocchio e cravatta per i maschietti e gonnoni per le femminucce. Insomma un omaggio a De Amicis e al suo libro “Cuore”e, al contempo, uno schiaffo al pauperismo di Francesco con questa stramba trasformazione di una scuola pubblica in un college esclusivo. Naturalmente la Preside stilista d’antan ha dovuto fare precipitosa marcia indietro. Non sappiamo invece che marcia abbia fatto la vice preside romana ma, anche in questo caso, dubito sia stata “trionfale”…Se le pudenda delle nostre adolescenti sono così a rischio di sguardi indiscreti e maliziosi, più che imporre le culotte o i pantaloni alle giovanissime, forse sarebbe il caso di censurare gli atteggiamenti cochon dei nostri … educatori (sic!). Per aiutarli a non scrutare nelle ombrose intimità femminili, più che imporre un outfit alle studentesse , sarebbe opportuno esigere dagli uomini di scuola uno sguardo frontale dritto e diretto, che non indulga ad abbassarsi per mettere a fuoco particolari che nulla hanno a che fare con la mission dell’insegnamento. E se qualche merlo maschio proprio non ce la fa a fare il galantuomo, lo si aiuti facendogli indossare una bella mascherina, ma questa volta sugli occhi …

Bastiancontrario

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