Cosa sarebbe la nostra misera vita senza i tormentoni che animano giornali, social e TV? Scoppiano d’improvviso come temporali estivi, per poi estendersi occupando tutto il territorio per giorni e giorni, fino a quando, infine, si attenuano per lasciare avanzare una nuova perturbazione. Da due settimane a questa parte assistiamo a una fitta pioggia di “ Costi e benefici “ che si infila dappertutto, lasciandoci bagnati fradici e inermi ad aspettare che il fortunale passi. Se ne parla e straparla tanto, e spesso ad pedunculum canis, come ai tempi dell’ormai estinta spending review. E’ una moda, una mania, anzi malattia, che ha contagiato anche il Comun e della nostra città. Da giorni un dirigente, illuminato dalla fiamma del sacro furore dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa, preso dalla fregola di tendenza, ha commissionato ad un suo sottoposto un’analisi urgenti sui “ Costi e benefici “ della macchina municipale. Purtroppo l’impiegato in questione, sordo come una campana, ha equivocato e dopo una settimana di febbrile lavoro ricco di analisi, ricerche di mercato, comparazioni, grafici, istogrammi, ecc., ha posato il voluminoso dossier sul tavolo del suo dirigente. Costui, non appena ha letto il titolo stampato sulla copertina, è scattato come una molla dalla poltrona in fior di pelle emettendo selvaggi ululati inframezzati da parolacce sgarbiane. L’impiegato, atterrito, è rinculato con veloci retro passi da provetto ballerino, mentre il fascicolo volava per aria per poi depositarsi in spaccata a metà stanza. Il titolo in grassetto e ben visibile, recitava ” ANALISI COSTI DENTIFRICI “
Bastiancontrario
Azzeccato e suggestivo l”accostamento dei tormentoni alle perturbazioni. Degno di un luminoso futuro il neologismo “sgarbaniano”. Come sempre piacevole ed efficace la prosa, che definirei “dameljmelodiana”, capace di trattare con modi lievi cose gravi.