MESAGNE – Fanno ben sperare i giovani che dal 28 al 31 Agosto 2017 hanno affrontato a Mesagne le tre simulazioni (180 domande) e la correzione (commentata) degli ormai prossimi test per l’accesso ai Corsi di Laurea del Pianeta Salute.
Nel Monastero del 3° Millennio, l’ISBEM ha ospitato circa 30 ragazzi, quasi tutti della provincia di Brindisi con una bella eccezione, la romana Margherita F. che ha interrotto le sue vacanze in Sardegna per valutarsi con i Test. Questi giovani vogliono sostenere la sfida biomedica e sanitaria con entusiasmo, concentrazione e serietà. In qualcuna delle Università italiane o europee, diverranno gli attori reali della magica triade Formazione, Ricerca e Assistenza, che consentirà loro di restituire alla comunità – pur fra qualche anno – le competenze acquisite con lo studio, il lavoro e la profonda dedizione al Pianeta Salute.
Oggi, per operare in questo settore, si impone di espandere la propria cultura e la visione del mondo medico-scientifico. E in quest’ottica, frequentare un Istituto come l’ISBEM aiuta a fare quel respiro multi-disciplinare che è necessario per andare verso un futuro ricco di sacrifici, ma anche prodigo di soddisfazioni per se e gli altri. Questi studenti hanno potuto usufruire delle competenze, dei servizi e delle potenzialità dell’ISBEM che aspetterà il loro ritorno, così come la primavera aspetta le rondini. DI certo, alcuni di questi ragazzi diverranno ricercatori e si occuperanno di innovazioni mediche, tecnologiche, sociali e bioetiche di cui il Mezzogiorno ha un grande bisogno. Se un giorno torneranno nel loro territorio, restituiranno in virtù del paradigma del dono più di quanto le istituzioni, i genitori e i formatori hanno dato loro. In ogni caso, apprezzeranno quanto sia bello e quanto sia gratificante scaricare potenza a terra sulla base del bagaglio di conoscenze e di competenze che si sono accumulate negli anni.
Ogni studente può cercare i buoni esempi, imparando a documentarsi per acquisire informazioni e capire i processi del mondo del lavoro. Può creare cose nuove, ma anche fare i necessari aggiustamenti nel percorso di vita intrapreso, spesso con impeto, smodata passione e a volte con universi simbolici non più attuali. È compito dei formatori trasmettere conoscenze, ma anche empatia e scale di valori, mettendo il proprio saper fare a servizio delle future generazioni. Solo così si può alimentare il progresso sostenibile e, conseguentemente, le speranze di vita e di salute su larga scala.
Da parte loro, i cittadini tutti dovrebbero creare le condizioni e la coesione sociale affinché i giovani possano applicare, anche in territori periferici, poveri e difficili, quel che hanno imparato altrove. Come? Incentivando concretamente la ricerca e la formazione che sono vie maestre per una crescita sostenibile e ricca di giustizia. Ci sono modi, il 5×1000 è uno fra tanti, per supportare il Pianeta Salute. Piccolo o grande, tangibile o intangibile, il contributo dei Cittadini può aiutare tanti giovani a svolgere la loro missione nella condizione migliore, sia dentro che fuori del Pianeta Salute.
I giovani, ricchi delle competenze apprese in giro per il mondo, possono scaricare potenza nei centri sanitari e scientifici, migliorando la qualità dei servizi offerti nel proprio territorio. La Puglia e tutto il Mezzogiorno ne hanno un grande bisogno, per cui si incoraggia tutti a riporre le speranze migliori nei giovani, esplicitando al massimo il Paradigma del Dono: io do a te perché tu possa, a tua volta, dare di più agli altri.