Compravendita di voti: cinque indagati, sequestrati i cellulari per verifiche sulle elezioni 2023

Cinque persone sono indagate nell’inchiesta della Procura di Brindisi su un presunto sistema di compravendita di voti durante le elezioni amministrative del maggio 2023. L’accusa riguarda l’acquisto di voti per 30 euro ciascuno, sebbene non sia ancora chiaro chi fossero i beneficiari tra i candidati. Le indagini si concentrano sia sul primo turno delle elezioni comunali, che si è tenuto il 14 e 15 maggio, sia sul ballottaggio del 28 e 29 maggio.

Tra gli indagati non figura alcun politico, almeno per il momento. Tuttavia, tra i destinatari degli avvisi di garanzia c’è il 53enne Vincenzo Corsano, arrestato lo scorso settembre e considerato a capo di un’organizzazione criminale specializzata in furti d’auto con il cosiddetto “cavallo di ritorno.” Secondo le indagini, Corsano sarebbe stato coinvolto nella compravendita dei voti, agendo per conto di un politico locale che lo avrebbe contattato tramite un intermediario.

Il sostituto procuratore Mauron Gallone ha disposto il sequestro dei telefoni cellulari degli indagati per raccogliere prove sull’accusa di corruzione elettorale e per identificare eventuali politici coinvolti nel presunto schema. Gli investigatori hanno identificato i cinque indagati a seguito delle intercettazioni tra Corsano e un altro sospettato nell’inchiesta sui furti d’auto. Durante queste conversazioni, si discuteva di elettori che avevano già votato e fotografato la scheda elettorale, come richiesto per confermare la “vendita” del voto.

Le intercettazioni hanno rivelato un’intensa attività dei sospettati, soprattutto durante il ballottaggio. Per verificare il presunto sistema corruttivo, gli inquirenti stanno cercando chat e foto nei cellulari sequestrati, che potrebbero fornire prove decisive sull’organizzazione e sull’estensione del fenomeno.

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