“Gli avversari sono il male, li asfalteremo! Ha detto così il sindaco di Nardò, che non è un caso politico perché di destra e sostenuto da Emiliano. È un caso perché usa parole idiote e senza senso e trova pure Emiliano che lo elogia perché gli avrebbe insegnato a unire. Strana teoria, un rullo sugli altri per unire e amministrare la cosa di tutti. Ma dove hanno studiato?”
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio Fabiano Amati.
“La vicenda Nardò è inquietante perché si porta dietro anche atti amministrativi irragionevoli, purtroppo sostenuti dall’amministrazione regionale. E penso al fatto che a causa dell’ostinato contrasto del Sindaco di Nardò, la città di Porto Cesareo galleggia sui liquami, nonostante l’impianto di depurazione sia stato terminato e attende solo di entrare in esercizio. Il motivo? Non si accetta una regola idraulica elementare e cioè che ogni impianto di depurazione deve avere un recapito finale e che quello di Porto Cesareo va condiviso con quello di Nardò. È così facendo si continua a inquinare sia il mare di Porto Cesareo che quello stesso di Nardò.
Questi fatti, che spesso vengono nascosti dietro la polemica accesa sul posizionamento politico, sono l’essenza della questione Nardò e che rendono ingiustificabile ogni tipo di sostegno da parte di chiunque.
Se riuscissimo a spostare il dibattito pubblico sull’essenzialità dei fatti piuttosto che sulle simpatie personali tra singoli, verrebbe fuori che il caso Nardò è solo un caso di insufficienza amministrativa che va contrastato, senza alcuna accondiscendenza da parte di esponenti istituzionali di rilievo. Altro che destra, sinistra o centro”.