L’artista brindisino riscrive e interpreta uno dei capolavori della letteratura del Novecento, in un allestimento visionario al debutto regionale a Mesagne, dopo il grande successo ottenuto alla prima nazionale, avvenuta in Emilia poche settimane fa.
«E se avessimo sbagliato tutto? Se la memoria avesse bisogno di essere cantata in un altro modo intorno al quale non ci siamo mai realmente interrogati? E se invece fosse l’oblio a portare la luce? E un paese ci vuole davvero?»: da queste domande parte la riscrittura scenica, ad opera di Luigi D’Elia e Roberto Aldorasi, de La luna e i falò di Cesare Pavese, in prima pugliese al Teatro Comunale di Mesagne, a pochi chilometri da Brindisi, sabato 15 aprile alle ore 21, nell’ambito della Stagione di Prosa organizzata da Comune di Mesagne e Teatro Pubblico Pugliese.
Dopo molti anni di lavoro sul racconto della natura, D’Elia sposta il fuoco sull’umano, sulla ricerca interiore, sulle domande pressanti che hanno a che fare con il ricordare, con la memoria, privata e collettiva, approdando alla sua prima vera opera come autore.
La tappa a Mesagne assume un valore speciale perché proprio presso il Teatro Comunale D’Elia ha curato la direzione artistica di un lungo e importante progetto di residenza teatrale che negli anni ha dato vita ad una delle ricerche artistiche più significative del territorio, confluita, non secondariamente, nella candidatura della stessa Mesagne a Capitale Italiana della Cultura con il progetto UMANA MERAVIGLIA. Un ritorno quindi in scena a Mesagne di senso e particolarmente atteso.
«Ne La luna e i falò, Cesare Pavese coglie il frutto aspro e maturo del tema di tutta una vita, quello del ritorno sui luoghi che da sempre sono i nostri e che, per poter vivere, siamo costretti a fuggire» aggiunge il regista Roberto Aldorasi «In questo tempo di grandi cambiamenti e domande, collettive e private, sui temi delle origini, delle identità, del passato e delle patrie, desideriamo fare tesoro di un’apertura e osare attraversarla con coraggio e con il caro, carissimo, Cesare Pavese. Come se lo incontrassimo per la prima volta. Qui e oggi».
Luigi D’Elia (attore, autore, scenografo)
Ha portato in scena la stagione d’oro di Jack London, l’amore senza paura di Don Milani, lupi, naufragi, foreste e storie selvagge. Soprattutto storie selvagge. Dalla sua ricerca materica e di parola sul racconto della natura sono nati spettacoli, progetti d’arte pubblica, festival, pubblicazioni, progetti di forestazione partecipata. Collabora da oltre dieci anni con Francesco Niccolini. Ha lavorato con Bevano Est, Claudio Prima, Radiodervish, Giorgio Albiani, Roberto Aldorasi, Emanuele Gamba, Fabrizio Saccomanno.
La luna e i falò. Time never dies di Luigi D’Elia, liberamente ispirato a La luna e i falò di Cesare Pavese, regia Roberto Aldorasi, con Luigi D’Elia, spazio scenico Roberto Aldorasi e Francesco Esposito, disegno luci Davide Scognamiglio, foto Michela Cerini, produzione Compagnia INTI di Luigi D’Elia e Archètipo realizzata nell’ambito del progetto “Hermes – Heritage Rehabilitation as Multiplier cultural Empowerment with in Social contest” finanziato dal Programma Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, attuato dal Teatro Pubblico Pugliese in partenariato con Città di Fasano, il Ministero della Cultura e Sports della Grecia, l’Università di Ioannina, partner associato la Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio. Inoltre la produzione è sostenuta dal Festival Parthenium Calling e realizzata con la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese.
Il Teatro Comunale si trova in via Federico II di Svevia a Mesagne (BR).
Info: 0831 776691 (teatro), 0831 776065 (ufficio cultura), teatro@comune.mesagne.br.it.
Info su Luigi D’Elia: https://www.luigidelia.it/.
Altre info sul debutto pugliese: https://www.teatropubblicopugliese.it/comuni-rassegne/la-luna-e-i-falo/.