“Prodotti agro-alimentari, eventi e cultura ci appartengono e hanno un legame con il territorio. Attraverso l’istituzione del Food Brand Brindisi e la Denominazione Comunale per la tutela e la valorizzazione delle produzioni agro-alimentari tipiche locali, vogliamo curare la promozione e lo sviluppo del territorio di Brindisi”, è quanto dichiara il candidato sindaco di Brindisi, Roberto Fusco.
“È maturo il tempo che anche a Brindisi l’agricoltura ritorni ad essere considerata in maniera diversa per farla diventare una componente forte dello sviluppo del territorio – continua Fusco -. La città di Brindisi, per superficie agraria, è la città pugliese, dopo Foggia, con l’agro più esteso. In provincia di Brindisi il peso dell’agricoltura sul valore aggiunto è passato dal 3,9% del 2005 al 6,5% del 2015 mentre l’industria, nello stesso periodo, dal 19% al 17%. Gli addetti nell’industria sono circa 20.000, in agricoltura sono 13.000. Ma il settore agricolo rimane privo di considerazioni e di attenzione. Per questo, tra le priorità della prossima amministrazione c’è quella di favorire e rilanciare le produzioni di eccellenze tipiche locali creando il Food Brand Brindisi, da rendere riconoscibile e da esportare nel mondo, nonché disciplinare le De.CO. (denominazioni comunali di origine) certificazioni del settore agroalimentare che hanno la funzione di legare un prodotto o le sue fasi realizzative ad un particolare territorio comunale.”
“Food Brand Brindisi sarà la porta d’accesso per il made in Brindisi, con il meglio dei prodotti locali ma anche un punto di riferimento per chiunque voglia entrare in contatto con realtà produttive/industriali, consorzi, tour operator, cultura e territorio brindisino – rimarca Fusco -. Meloni e carciofi di Brindisi (che pur avendo un marchio DOP ancora non riesce ad avere un Ente di Tutela) costituiscono il fiore all’occhiello del nostro territorio e necessitano di essere tutelati dalla contraffazione alimentare che è un danno economico e di immagine. Istituire le De.Co. a livello comunale dimostra l’origine locale del prodotto, ne fissa la sua composizione e ne garantisce gli ingredienti ai produttori del territorio e ai consumatori. Attraverso la certificazione De.Co. il ‘prodotto territoriale’ agroalimentare e/o enogastronomico acquista un’identità sul mercato. Alcuni produttori agricoli, inoltre, stanno investendo risorse importanti soprattutto nella vitivinicoltura. Le vigne del territorio di Brindisi producono ormai ottimi vini riconosciuti a livello nazionale e internazionale. L’agricoltura brindisina a partire dalla sua vitivinicoltura può essere modernità e futuro e, con il suo vino DOC, può contribuire a far conoscere e a costruire una nuova Brindisi, intesa come città e come comunità che si ripensa nella sua stessa identità. Sarebbe necessario, oltre al patto ‘città-campagna’ come delineato dal PPTR, un patto verde per una buona agricoltura, contro l’abbandono dei terreni, recuperando quelli incolti per far crescere così, attraverso incentivi, associazionismo, formazione, una nuova passione e una imprenditorialità giovanile – e quindi nuovi posti di lavoro – nel territorio e del territorio. L’agricoltura è un settore pieno di opportunità e può avere un elevato valore aggiunto a condizione che si sappia generare quel circolo virtuoso del sapere fatto di tradizione, qualità, innovazione e capacità di racconto.”
COMPLIMENTI CARO ROBERTO UNA OTTIMA PROPOSTA PER IL RILANCIO DEL SETTORE DELLA NOSTRA AGRICOLTURA CHE RESTA SEMPRE IL NOSTRO VERO VALORE AGGIUNTO PER IL TERRITORIO CHE DOVRAI DEGNAMENTE RAPPRESENTARE E DIFENDERE COME SINDACO DI BRINDISI DOPO IL BALLOTTAGGIO DEL 28 E 29 MAGGIO PROSSIMO.,CHE DOBBIAMO VINCERE COME CENTROSINISTRA ALLARGATO.