«Piena solidarietà alla nostra associata Cooperativa Eridano, che vive ormai da troppo tempo problematiche di mancati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.
Il preoccupante scenario sociale che la Pandemia sta causando, dovrebbe spingere le Istituzioni a tutelare e salvaguardare la funzione importantissima che la Cooperazione Sociale, da sempre, svolge nelle situazioni di disagio, di emarginazione, di non autosufficienza e di degrado». È la perentoria posizione del Presidente Provinciale di Confcooperative Brindisi, Marco Pagano, che aggiunge: «Con grandi sacrifici le cooperative sociali colmano i vuoti strutturali del Sistema Paese in maniera qualificata e professionale, a garanzia ed alla ricerca di un più diffuso welfare collettivo. Abbiamo necessità – afferma Pagano – che le nostre imprese vengano messe nella condizione di continuare a operare in maniera qualificata e professionale, che possano garantire la sopravvivenza propria e dei propri soci lavoratori, che trovino interlocutori attenti nelle Istituzioni e possano contare su pagamenti certi e puntuali da parte della Pubblica Amministrazione. La situazione che vive la Cooperativa Eridano, una delle realtà significative a livello provinciale, è purtroppo comune a tante nostre associate e diffusa a livello nazionale, ma questo non deve – continua Pagano – fornire attenuanti o favorire rimpalli di responsabilità a noi attori del contesto locale, ognuno nei propri ruoli.
Come Organizzazione ci faremo portavoce delle istanze delle nostre Associate nelle diverse sedi istituzionali locali e non».
La nota del presidente Pagano si conclude con un significativo auspicio, ossia «che la pacifica protesta della Associata, in particolare in questo periodo, serva ad alzare il livello di attenzione e di sensibilità da parte delle Istituzioni locali, favorisca un dialogo proficuo con il mondo della cooperazione, da sempre proteso al soddisfacimento dei bisogni della collettività, proprio in quelle situazioni a cui la Pubblica Amministrazione non riesce a garantire risposte qualificate e tempestive, causa, anche, la carenza di personale e strutture. La Confcooperative e la rete delle sue Associate confermano la loro disponibilità, non facendo mai mancare il loro contributo».
La nota del presidente della Cooperativa Sociale Eridano
ASL BRINDISI, INADEGUATEZZA O MALAFEDE?
Preso atto che un atteggiamento educato ed istituzionalmente corretto, teso a comporre le questioni in via extra-giudiziale e al di fuori del clamore mediatico, è stato considerato dal direttore generale dell’ASL Brindisi, dott. Giuseppe Pasqualone, e dai diversi dirigenti e funzionari – da questi di volta in volta designati quali capri espiatori «ignorabile» – comunico che a partire dal 16 novembre p.v. attiverò un presidio stabile presso la sede di via Napoli dell’Azienda Sanitaria Locale e darò al mio legale mandato pieno per affrontare in sede civile e, qualora ne ravviserà l’opportunità, penale tutte le questioni di seguito riportate affinché possano giungere a giusta e piena definizione.
I silenzi, le inadempienze, le false promesse della ASL di Brindisi, oltre che condurci ad una grave situazione economica e finanziaria, ci hanno costretto a rinunciare o porre condizioni alla presa in carico delle gravi fragilità con cui quotidianamente entriamo in contatto.
Chi opera nel sociale sa bene che le gratificazioni rispetto alla qualità ed alla dedizione del proprio impegno non sono mai di carattere economico ma le responsabilità che l’amministrazione di una cooperativa comporta costringono un legale rappresentante, quale io sono, a porre un limite alla propria azione imprenditoriale quando questa non trova riscontro rispetto al riconoscimento delle proprie prestazioni e, di conseguenza, alla propria capacità di sostentamento. E questo risulta difficile quando è proprio sulla risposta, convinta ed incondizionata, a tali bisogni che l’impresa cooperativa è nata ed ha costruito la propria competenza ed autorevolezza.
Ecco il quadro esplicativo ma non esaustivo delle diverse questioni.
ERIDANO Cooperativa Sociale Onlus, ente gestore della Comunità Socio- Riabilitativa «Eridano Dopo di Noi» e del Centro Diurno Socio-Educativo e Riabilitativo «Eridano di Giorno» a Brindisi e del Centro Diurno per l’Alzheimer «Con il cuore nella mente» a Cellino San Marco, nonostante la disponibilità manifestata, anche formalmente in sede di giudizio, dalla ASL in merito alla definizione e risanamento delle diverse pendenze, ad oggi non ha avuto alcun tipo di riscontro rispetto a:
– rette non corrisposte per gli utenti della comunità «Eridano Dopo di Noi» perché privi di UVM (inutile rimarcare a chi toccherebbe fare le UVM e chi ad oggi continua a non farle!);
– crediti vantati nei confronti degli utenti del Centro Diurno «Eridano di Giorno» rispetto al mancato riconoscimento delle prestazioni aggiuntive per utenti considerati «gravissimi»;
– mancate UVM e conseguenti atti deliberativi per il Centro Diurno per l’Alzheimer «Con il Cuore nella Mente» che di fatto comportano ancora una volta mancata compartecipazione alla retta da parte della ASL per la copertura della quota sanitaria;
– mancato riconoscimento della compartecipazione alle spese di trasporto per lo stesso
Centro per l’Alzheimer;
– riconoscimento delle prestazioni domiciliari o a distanza erogate durante la prima ondata Covid agli utenti dei Centri Diurni, così come previsto dal decreto legge n. 18/2020 conosciuto come «Cura Italia».
Francesco Parisi – Presidente Cooperativa Eridano