La polemica in atto in questi giorni tra i Vertici di Confindustria e il Sindaco di Brindisi per la gravissima situazione economico, sociale, lavorativa della nostra città e in prospettiva di ancor più preoccupante perdita di posti di lavoro, non si può racchiudere in una sterile ricerca di chi sia il colpevole.
Brindisi e il suo tessuto produttivo ha le più grandi aziende Nazionali e Internazionali presenti sul nostro territorio, ENEL, ENI, SANOFI, JNDAL, AVIO, LEONORDO, BASEL solo per citare le più importanti, inoltre un tessuto di piccole e medie Imprese di eccellenza dal settore metalmeccanico e chimico, come può essere possibile che in questo panorama di cosi tanta ricchezza viviamo in una disperazione sociale sempre più forte, senza speranza, senza opportunità, di questo tutti hanno responsabilità, Politica Industriali, Sindacati.
Se è vero che non si è mai fatto un lavoro di squadra tra Istituzioni, Industriali e Sindacati ognuno giocando la propria partita, bisogna in verità ammettere che il nostro tessuto produttivo brindisino, i nostri imprenditori sono rimasti legati solo e solamente agli appalti legati ai grandi Gruppi Industriali Presenti, ognuno ha indirizzato la propria specificità e professionalità solo per poter aver un appalto nell’Enel o nell’ENI, è bastato poco quindi per mandare in crisi il sistemo produttivo locale, per meglio dire di supporto alla grande impresa perchè di Produzione di prodotto lavorato e finito come nel manufatturiero qui, nella nostra città non è mai esistito nulla.
Non vi sono da anni ormai Progetti Industriali sul territorio, non esistono Investitori pronti a scommettere in questa città, non vi sono idee di impresa Manufatturiera dove ha rilevanza l’uomo con la sua professionalità e non la Macchina, mai si è cercato di sviluppare un idea nuova, ma abbiamo visto sorgere tante e tante Aziende Metalmeccaniche con la corsa all’appalto, con offerte al ribasso che hanno anche impoverito la soglia di sicurezza dei lavoratori.
Quando si sono affacciati Rappresentanti di Governo si è sempre chiesto interventi per le Aziende in Crisi, mai e ne sono testimone finanziamenti per un modello di sviluppo diverso, concentrato sulla piccola e media impresa magari nel manufatturiero e nel tessile.
Ora si polemizza su di chi è la colpa, su di chi sono le responsabilità della crisi della nostra città, le colpe son ben distribuite, sono ben chiare per chi ha voluto fortemente tutelare un sistema produttivo legato solo all’elemosinare un appalto, se guardiamo nei prossimi anni sarà ancora peggio, se in questa città non si affacceranno non grandi Società ma grandi Imprenditori quello che sin oggi è mancato, Confindustria sa bene e chiaramente che la non si può più nascondere la verità.
Il Capo Lega Puglia Salvini
Consigliere Comunale Brindisi
Saponaro Ercole