La prof.ssa Silvana Errico, sindaco della città di San Vito dei Normanni, è il nuovo presidente della Consulta Regionale degli Ecomusei: è questo l’esito della prima riunione della rinnovata Consulta, svoltasi nei giorni scorsi in videoconferenza.
La Errico succede a Domenico Conte, quindi nel segno della continuità – come lo stesso sindaco ha tenuto a precisare all’atto della sua candidatura – e, di fatto, applicando il principio dell’alternanza di genere.
Il Comune di San Vito dei Normanni, con il suo Museo Diffuso Castello d’Alceste,prende parteattivamente alla Consulta fin dal suo nascere. Avere il proprio sindaco a capo della stessa, ovviamente, rappresenta un ulteriore motivo di interesse per una materia che – come ha affermato l’assessore regionale Bray nel corso della seduta – è ritenuta di grande importanza dalla Regione, viste le opportunità che gli Ecomusei offrono in campo storico, culturale e turistico.
Nella stessa riunione è stato nominato il Vice presidente della Consulta (l’assessore comunale all’urbanistica del Comune di Vernole, Pantaleo Mangè) e i componenti il gruppo di lavoro tecnico-scientifico (ne fanno parte Corrado Notario dell’Ecomuseo di Cavallino, Ruggero Ronzulli di Legambiente Puglia, Michele Montemurro del Politecnico di Bari, Gloria Fazia di FAI Puglia e Valentina Mastronardi dell’Ecomuseo della Valle d’Itria).
Il sindaco Silvana Errico, in chiusura di lavori, ha ringraziato i presenti e la Sezione Valorizzazione Territoriale della Regione Puglia per la grande capacità organizzativa: “In questo primo incontro – ha affermato – si è avuta la possibilità di percepire quanto preziose siano le professionalità che hanno dato la propria disponibilità a collaborare nei prossimi mesi, in cui sarà importante proseguire il lavoro di monitoraggio e di revisione della legge regionale”. La Errico ha ringraziato in particolar modo le Università, “il cui contributo – ha detto –sarà fondamentale affinché il lavoro sia corredato dalla ricerca, una risorsa di cui non si può fare a meno in questo momento”.