BRINDISI – Il WWF insieme alla cittadinanza brindisina intende farsi promotore dell’inizio di una nuova era per un territorio naturalmente vocato allo sviluppo pulito e rinnovabile. Dopo la Strategia Energetica nazionale, che ha fissato l’obiettivo per l’Italia dell’uscita dal carbone entro il 2025, il WWF vuole discutere delle nuove prospettive per i cittadini e il territorio brindisino, vuole proporre soluzioni e chiedere un impegno visibile e concreto a favore di un radicale e tempestivo cambio di rotta, ponendo fine alle produzioni inquinanti risanando l’area, e avviando così un nuovo processo dove finalmente si possa incoraggiare l’occupazione.
Per questo, sabato 16 dicembre alle ore 18, l’Associazione invita tutta la cittadinanza e la stampa locale al convegno “Accelerare l’uscita dal carbone: il caso Brindisi, 24 anni di danni alla salute e al clima”, dove insieme ad esperti del settore il WWF farà il punto dei danni sanitari provocati dalla centrale a carbone Federico II di Brindisi e condividerà idee per uscire immediatamente dal carbone e garantire una transizione equa verso lo sviluppo sostenibile.
Tra i relatori che interverranno al convegno: Cristina Mangia, ricercatrice CNR, Massimiliano Varriale, consulente energia WWF, Luca Ghezzani, segretario ISDE Brindisi e Ordine dei Medici Brindisi e in video Matteo Ceruti, legale di WWF e Ugo Taddei, legale di Client Earth, la no profit con sede a Bruxelles insieme alla quale il WWF ha avviato una causa contro l’Autorizzazione Integrata Ambientale concessa a luglio scorso alla Centrale di Brindisi.
Il convegno sarà preceduto alle 16:00 da una manifestazione in bicicletta per protestare contro l’utilizzo del carbone, che percorrerà le vie del centro con dei palloncini neri che simboleggeranno una nuvola di anidride carbonica emessa dalla centrale di Brindisi.