Si è svolto oggi presso la sala conferenze “Brigadiere Zizzi” della Questura di Brindisi il convegno “Prenditi cura di te, tumori e prevenzione, cure e diagnosi”. L’evento, organizzato dal Segretario Generale Provinciale del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), Cosimo Sorino, ha visto la partecipazione di numerosi medici esperti nel campo della prevenzione e del trattamento dei tumori.
Tra i relatori presenti, la Dott.ssa Mariangela Capodieci, specialista in senologia presso l’Ospedale “Perrino” di Brindisi, il Dott. Alessandro Galiano, radiologo e senologo della ASL Brindisi, la Dott.ssa Chiara Leone, impegnata nella sorveglianza ginecologica delle pazienti con carcinoma mammario, il Dott. Dario Loparco, esperto di umanizzazione delle cure, e la Dott.ssa Laura Orlando, coordinatrice della Breast Unit della ASL Brindisi. Il convegno è stato moderato dal giornalista Carlo Amatori.
L’incontro ha visto anche la partecipazione del Direttore Generale della ASL Brindisi, Dott. Maurizio De Nuccio, che ha portato i saluti dell’azienda sanitaria, e di Sabrina Zurlo, rappresentante dell’associazione “Cuore di Donna”, che ha collaborato all’organizzazione dell’evento. Sebbene assente per impegni imprevisti, il Questore di Brindisi, Dr. Gianpietro Lionetti, ha fatto sentire la sua presenza attraverso il suo vicario, Dr. Eugenio Ferraro, che ha rappresentato i vertici della Questura. Anche Mauro Vizzino, Presidente della Commissione Regionale alla Sanità, ha inviato i propri saluti.
Durante il convegno, i relatori hanno affrontato vari temi cruciali per la prevenzione oncologica, con particolare attenzione ai tumori femminili. L’iniziativa ha avuto un impatto significativo sul pubblico presente, composto principalmente da agenti di polizia, che hanno seguito con grande interesse e partecipazione le diverse presentazioni. Ottobre, mese della prevenzione oncologica, ha rappresentato il contesto ideale per sensibilizzare sulla salute e sulle pratiche di prevenzione, soprattutto per la fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni, considerata a maggior rischio.