Non riesce l’impresa alla Happy Casa Brindisi di vincere la Zurich Connect di Coppa Italia 2020 sconfitta in finale dalla Umana Reyer Venezia con il punteggio di 73-67. Non è bastato il tifo dei tantissimi brindisini che hanno letteralmente preso d’assalto la Vitrifrigo Arena di Pesaro a far entrare Banks & c. nella storia della pallacanestro brindisina e nazionale. Brindisi paga un inizio di gara molto contratto con un solo canestro dal campo dopo 6 minuti di gioco (15-2) e le polveri bagnate di troppi giocatori in campo. Su tutti Tyler Stone arrivato a Pesaro in condizioni fisiche davvero precarie e che questa sera non ha realizzato neppure un punto con un misero 0/9 dal campo. Con lui anche Sutton (troppo nervoso nel primo tempo) e Martin che hanno chiuso la gara con 5 punti a testa e percentuali molto basse al tiro. E’ mancata la solita energia che aveva caratterizzato questa competizione e la scarsa precisione ai tiri liberi con ben 10 errori dalla lunetta (Banks escluso che ha chiuso con uno straordinario15/15 dalla linea della carità). La New Basket Brindisi non è riuscita a mettere mai il naso avanti nonostante abbia provato più volte a farlo grazie al contributo dei tre italiani Zanelli, Campogrande e Gaspardo che, insieme, hanno totalizzato 21 punti sui 67 totali.
Venezia, dal canto suo, ha avuto ben 4 giocatori in doppia cifra (contro il solo Banks di Brindisi) con Watt top scorer del match con 17 punti e 10 rimbalzi catturati. In doppia cifra Bramos con 12 punti, un cinico Daye che ha realizzato triple importanti nei momenti topici del match e 13 anche per Stefano Tonut che ha vinto anche il titolo di miglior giocatore. Ha vinto la squadra con un “vissuto” di queste gare più importanti e con un gruppo che in primavera aveva vinto lo scudetto. Inoltre coach De Raffaele ha volutamente schierato per tanti minuti la difesa a zona proprio per cavalcare la cattiva giornata al tiro dei tiratori pugliesi e tenendo volutamente basso il ritmo gara..
Una società, quella lagunare, che comunque negli ultimi 5 anni può vantare 2 scudetti, 5 semifinali e 1 Fiba Europe Cup in bacheca alla quale si aggiunge la Coppa Italia 2020.
Brindisi esce sconfitta e si rammarica per la seconda finale di fila persa. Per tutti gli sforzi fatti in questi anni dalla società di Contrada Masseriola la vittoria sarebbe stato il suggello più atteso e più giusto. Fare sport al sud è drammaticamente più difficile che altrove ma i soci tutti devono comunque essere contenti perché anche questa sera tutta l’Italia sportiva ha potuto apprezzare l’ottimo lavoro sin qui svolto.
Ancora una volta è stata bellissima la cornice di pubblico Made in Brindisi presente che hanno messo in luce la grande passione dei tifosi brindisini che con correttezza, passione e sacrificio hanno seguito i propri beniamini. Una serata storta può capitare a tutti e, purtroppo, è accaduto proprio questa sera. La pausa del campionato servirà a resettare in fretta questa comunque positiva esperienza. Alla ripresa coach Vitucci sa di poter contare su un gruppo che potrà ancora dire tanto al campionato.
Umana Reyer Venezia – Happy Casa Brindisi 73-67 (18-8, 16-22,16-13, 23-24)
Venezia: Casarin n.e., Stone J. 0, Bramos 12, Tonut 13, Daye 13, De Nicolao 5, Filloy 0, Vidmar 0, Chappell 7, Mazzola 6, Cerella 0, Watt 17. All. De Raffaele
Brindisi : Brown 3, Banks 27, Martin 5, Sutton 5, Zanelli 7, Guido n.e., Gaspardo 8, Campogrande 6, Thompson 6, Cattapan n.e.m Stone 0, Ikangi n.e. All. Vitucci
Arbitri: Paternicò, Lanzarini, Mazzoni
Dario Recchia
La caratteristica dellaNBB è quella di essere atleticamente forti. È la seconda volta che li vedo CAMMINARE rinunciare ai rimbalzi. La prima volta fu l’anno scorso nella finale della stessa competizione contro la Vanoli Cremona. Sfido chiunque a fare 3 partite in 3 giorni giocando sempre a 100/h come fa la HAPPY CASA BRINDISI. Questa competizione premia sempre chi ha il giorno di riposo.