TUTURANO – Continua il censimento delle “case popolari” occupate dai non aventi diritto, allo scopo di rendere giustizia in maniera più sostanziale nei confronti di chi ha un primario diritto di beneficiare della loro assegnazione e per mettere allo scoperto eventuali comportamenti compiacenti o omissivi.
Togliere le case popolari ai criminali per consentirne la riassegnazione a chi ne ha davvero titolo, ha avuto un effetto concreto di ripristino della legalità ma anche di alto significato simbolico, con gli immaginabili positivi riflessi sulla credibilità dello Stato.
In tale quadro, i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, a partire dal mese di dicembre 2018, hanno effettuato una capillare azione di monitoraggio relativa all’occupazione abusiva degli alloggi di edilizia popolare presenti in tutta la provincia, finalizzata a far emergere e contrastare l’annoso fenomeno. 3.669 sono stati gli immobili di edilizia popolare controllati, la capillare attività ricognitiva effettuata ha avuto lo scopo di censire le “case popolari” occupate abusivamente da non aventi diritto, 69 persone ad oggi sono state denunciate a norma di legge all’Autorità Giudiziaria. La ramificata presenza sul territorio delle Stazioni Carabinieri ha permesso la verifica concreta ed effettiva di tutti gli alloggi di edilizia popolare presenti nei territori di competenza, per constatarne la legittima occupazione degli stessi dai rispettivi titolari.
In particolare, come ultimo di una serie di controlli “a tappeto” svolti dal Comando Provinciale, i Carabinieri della Stazione di Tuturano, al termine delle verifiche, hanno accertato una ennesima invasione arbitraria con conseguente occupazione di un alloggio di edilizia popolare, che era stato legittimamente assegnato ad altra persona. Per tale reato è stata deferita in stato di libertà una coppia del luogo.