La nuova stretta imposta con il decreto 11 marzo 2020 per frenare il contagio da coronavirus ha indicato regole più stringenti nella vita quotidiana di tutti. #iorestaoacasa: lo abbiamo sentito e scritto chissà quante volte, eppure sono ancora numerose le persone che non rispettano le prescrizioni del decreto voluto dal Governo.
Restano consentiti gli spostamenti solo in tre casi: lavoro, ragioni di salute o altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Chiusi bar e ristoranti, mentre si può andare al supermercato, in lavanderia, in farmacia, al tabaccaio, all’edicola, ad acquistare un elettrodomestico o una lampadina. Le regole, ormai, le conosciamo un po’ tutti a menadito. Eppure, in giro, c’è gente che esce troppe volte al giorno e non certo per andare a fare la spesa o per scendere il cane ad espletare i propri bisogni. Molti senza mascherina. E’ vero anche che i controlli ci sono e che le denunce fioccano, ma in questo momento non saranno mai abbastanza.
Un discorso a parte meritano, invece, proprio quegli esercizi commerciali che sono legittimati ad essere aperti: supermercati, vendita al dettaglio di alimenti, fornai e simili. Bene, capita sin troppo spesso di vedere proprio gli stessi titolari o i dipendenti di tali attività che non usano la mascherina o non indossano i guanti; poi ci sono quelli che indossano entrambi, ma con i guanti prendono sia gli alimenti che i soldi dalle mani dei clienti, ai quali danno il resto, per poi continuare ad usarli anche per i successivi. Un’abitudine, questa, che sarebbe già gravemente antigienica in condizioni normali, figurarsi di questi tempi. E poi ci sono anche altri commercianti che, in barba al decreto, non fanno rispettare la prevista distanza di sicurezza tra le persone presenti nei propri negozi, molte delle quali sprovviste di mascherina. Allora, delle due l’una: o si decide di fare controlli a tappeto anche nelle attività commerciali aperte, diffidando i titolari a rispettare ed a far rispettare pedissequamente le prescrizioni contenute nel decreto, oppure bisognerebbe invitare gli stessi cittadini a segnalare alle forze dell’ordine le situazioni anomale.
Pamela Spinelli
Circa 10 giorni fa avevo segnalato che in alcuni supermercati perdurava dell’abitudine di consentire che i clienti potessero selezionare la frutta da aquistare senza indossare i guanti.
INCONCEPIBILE Farlo ed INCONCEPIBILE accettarlo da parte dei responsabili dei super mercato.
Se dovesse accadere ancora Ribelliamoci.
Soltando in questo modo potremo proteggerci.
Ottima nota dottoressa Spinelli, davvero! Meriterebbe di essere diffusa ovunque, peccato io non sia iscritto a Facebook o ad altri social.
Grazie della sua serietà e professionalità.
Grazie a te, Antonio. Mi sembrava il minimo contributo che si possa dare oggi.
Grazie Pamela, un post che dovrebbe far riflettere sui comportamenti contraddittori che caratterizzano tanti di noi. Pronti a cantare, accendere la torcia del telefonino, suonare, mostrare vicinanza e solidarietà a chi è in prima linea. Poi, quando si tratta di dimostrare senso di responsabilità individuale, si va a zonzo, non si usano mascherine e guanti, non si rispettano le indicazioni date, e, taluni commercianti restano tali anche in una situazione di grave emergenza sanitaria. Commercianti e non erogatori privilegiati di un servizio fondamentale. Usare gli stessi guanti per ogni tipo di servizio è un modo come, forse, vanificare i comportamenti corretti della stragrande maggioranza dei cittadini.
Quindi secondo il decreto posso uscire tutti i giorni per fare la spesa e posso andare in qualunque market io desideri, magari da santa chiara mi sposto al casale e poi in un altro market in centro e poi alla commenda per la frutta. Mi affaccio al balcone e vedo il normale via vai di tutti i giorni, tranne i bus che collegano la provincia. Se poi consideriamo la naturale propensione dei brindisini a fregarsene mi rendo conto che quel foglio di carta non serve a nulla. Smamattina ho visto 4 soggetti che passeggiavano beatamente, quando sono stati fermati dai vigili, i quali però si sono limitati ad un rimprovero. Così non si va da nessuna parte.