Il comparto dei lavori pubblici e, in particolare, quello riguardante i lavori stradali è letteralmente in ginocchio. Lo hanno confermato imprenditori del settore nel corso di una video conferenza ed a cui hanno partecipato i rappresentanti di aziende aderenti ad ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ed a SITEB (Strade Italiane e Bitume) provenienti da ogni parte d’Italia. Numerosi anche gli imprenditori pugliesi e lucani e, in particolare, delle province di Brindisi e Lecce.
“L’iniziativa, come è noto – afferma il Presidente di ANCE Brindisi Angelo Contessa – è partita proprio dal nostro territorio, con il graduale ma tempestivo coinvolgimento delle realtà di settore di tutto il paese. Adesso, dopo aver ottenuto anche il pieno sostegno delle strutture nazionali di ANCE e SITEB, è fondamentale mantenere la calma, evitando che la protesta diventi esplosiva a causa della disperazione in cui versano tanti imprenditori. In queste ore continuiamo a ricevere adesioni da ogni parte d’Italia.”
Nel corso della video conferenza è stata ribadita con forza, infatti, la necessità di evitare un blocco totale del comparto a causa dei costi ormai insopportabili dell’energia e, di conseguenza, delle materie prime. Questo ha già determinato la chiusura di impianti in cui si produce il conglomerato bituminoso, con la conseguente paralisi dei cantieri di moltissime opere pubbliche.
Da qui la richiesta che il Presidente di Ance nazionale Buia, attraverso i propri associati, rivolge al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi affinché fissi un incontro in tempi brevissimi e si occupi direttamente di questo dramma. In quella sede il Presidente Buia sottoporrà al capo del Governo una piattaforma rivendicativa che parte dal problema più urgente e cioè quello di una “immediata revisione prezzi” dei contratti in corso.
Il rischio concreto è che molte imprese falliscano e che si metta in discussione l’attuazione del PNRR a livello nazionale, con rischi imprevedibili per il nostro sistema-paese.
Gli imprenditori del settore non escludono, in mancanza di risposte immediate da parte del Governo, di fare ricorso ad azioni dimostrative con l’unico obiettivo di evitare la paralisi della nazione, con conseguenze devastanti sul piano economico ed occupazionale.
“La speranza – conclude Contessa – è che non si debba giungere a questo punto, grazie al buonsenso di chi oggi governa il paese e che, pertanto, non può ignorare le grida di aiuto di imprese che costituiscono il braccio operativo del paese”.
Nota ANCE Brindisi