“Cumpà, acquài stà lu postu vacànti!”: la carica dei parcheggiatori senza confini…

BRINDISI – “Cumpà acquài stà lu pòstu vàcànti!”
È con questo slogan in vernacolo, correlato da tagliandino numerato tipo quelli della riffa, che diversi perdigiorno brindisini, gesticolando come Pulcinella, invitano gli automobilisti al parcheggio (gratuito ndr) più vicino all’entrata di Ospedale Perrino, via Spalato, Cinema Andromeda o centri commerciali, offrendo un servizio “professionale” al punto da sviscerare anche informazioni sulla città di Brindisi ai forestieri più grati, sempre in slang dialettale e con fare da paraculi studiato a tavolino.



In cambio cosa vogliono? Non un’offerta a piacere o qualche centesimo, ma almeno un euro e più, soprattutto se sei donna e ti senti indifesa, particolarmente nelle ore notturne quando te li ritrovi anche equipaggiati con torcia led. Ma c’è di più! Tra loro esiste anche un “cambio turno”! Ad esempio: se arrivi in ospedale alle 9.00 parte il primo obolo e se vai via alle 13.00 , ti aspetta il secondo “operatore” a chiedere ulteriori contributi.

La morsa del “se non paghi macchina rigata” è diventato un disagio che sta tracciando un solco dolorante nella società, diventata addirittura “normalità” per i più giovani, “educati” da genitori remissivi a preparare l’euro per il parcheggio “estorsivo”. In più, per chi deve necessariamente recarsi proprio in ospedale, questo problema si somma alle preoccupazioni di salute, quando, in una società normale, il parcheggio gratuito dovrebbe essere un pensiero in meno.

La ripetizione degli episodi è costante, ha una storicità, per cui sarebbe buona idea metterci un presidio fisso garantito da parte delle Forze dell’ordine. Oppure, come in altri luoghi di interesse, installare percorsi guidati con macchinette che ad importi erisori, erogano il biglietto all’entrata e lo notificano mediante codice a barre all’uscita. Un pò come in aereoporto, naturalmente a tariffe diverse in base al tempo di fruizione. Sarebbero deterrenti che potrebbero divenire efficaci, ancne perchè il Governo, nel recente decreto legge sulla sicurezza urbana (purtroppo non ancora in vigore ndr), ha dedicato un capitolo proprio ai parcheggiatori abusivi, ipotizzando in primis di aggravare le sanzioni amministrative, passando poi ad assicurare l’introduzione di un reato specifico.

L’ esercito di nullatenenti “specializzati” a chiedere soldi in cambio di un servizio (inutile) ed illegale sta esasperando i brindisini. Va bene inventarsi un mestiere là dove il territorio non offre sbocchi o incoraggiamenti, ma non sulle spalle di chi segue le leggi esigendone il rispetto. Sarebbe oro se anche il brindisino medio si piegasse meno a queste angherie. Alle Amministrazioni e Forze dell’ordine la giusta sentenza.




Emanuele Vasta
Redazione

2 COMMENTI

  1. Il cittadino-automobilista subisce vessazioni già da parte dell’Amministrazione comunale. In barba alle tante sentenze di vari giudici e alle leggi nazionali in merito alle contravvenzioni del CdS e in particolare a quelle che regolamentano la sosta dei veicoli, esistono vari sistemi di “imposizione” che, se pur si potranno risolvere con la remissione della multa, comportano spese per iter giuridico e perdite di tempo. Infatti vengono multati automobilisti, per esempio, che non hanno la possibilità di pagare con carte di credito, che non trovano grattini per parcheggiare mezz’ora, che ritirano l’auto dopo la scadenza del pagamento eseguito, che utilizzano parcheggi a strisce blu disposti lungo la strada, ecc. E allora perché mai l’automobilista tanto tartassato dovrebbe sentirsi in dovere di condurre questa crociata personale contro il parcheggiatore abusivo?

  2. Perché è illegale signor Armando.
    Oggi esiste l’applicazione mycicero anche su Brindisi, la usi è molto comoda.
    Per i parcheggi mancanti è un altro problema in parte risolto con via Spalato, tuttavia se legge l’articolo si parla di problematiche dello stesso ramo, ma differenti.
    Se uno di noi è costretto ad andare in ospedale mattina e sera gli costa 2 euri se va bene a sta gente ABUSIVA!
    Se l’Italia va a rotoli è proprio a causa di chi favorisce l’abusivismo.
    Sono passati anni da questo articolo, ma poco è cambiato.
    Forse la gente esasperata si è munita di più coscienza e coraggio.
    E si spera migliori la visione di questa problematica.
    Saluti.

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