Età compresa tra i 10 e i 16 anni, volto da bravi studenti, competenza informatica superiore alla media, incapacità a valutare la gravità delle azioni compiute on-line. È il cyber bullo. Le azioni moleste e diffamatorie del bullismo elettronico sono perpetrate attraverso la posta elettronica, i siti web, la messaggistica istantanea, i blogs, SMS, MMS e telefoni cellulari.
Il bullo è volto a ferire, insultare, acquisire o trattare illecitamente dati personali, con lo scopo di isolare il singolo o un gruppo in maniera intenzionale, per realizzare quello che magari non riesce a vendicare nella vita reale. Attraverso lo schermo agisce indirettamente, evitando l’interazione faccia a faccia, la prevaricazione fisica o verbale diretta, ed è garantito l’anonimato, non c’è un immediato riscontro sociale, anche ragazzi insicuri possono trovare “comodo” agire online; a volte possono essere vittime che per vendicarsi degli atti subiti, aziona comportamenti denigranti e vessatori verso gli altri.
Spesso c’è inconsapevolezza delle conseguenze portate da atti denigratori. Molti giovani vittima o spettatoripoi non denuncianole prepotenze on-line perché non sanno che esistono leggi tutelanti, hanno paura di una reazione del bullo più aggressiva, perché in fondo la sofferenza di “leggersi” insultato sul web è motivo di vergogna, testimonianza di debolezza che non si vuole confessare, nemmeno alla Polizia.
LaLEGGE 29 maggio 2017, n. 71, approvata il 18 giugno 2017 per il contrasto alle forme di cyberbullismo è stata definitivamente approvata dalla Camera con 432 voti a favore e nessun contrario. Il provvedimento è stato allargato agli over 18. La legge circoscrive il raggio d’azione ai minorenni e privilegia la prevenzione e gli interventi educativi.
La vittima può rivolgere istanza al gestore del sito Internet o del social media per ottenere l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi altro dato personale. Nelle scuole potrà essere designato un docente con funzioni di referente per le iniziative contro il cyberbullismo, che collaborerà con le Forze di polizia, le associazioni e con i centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio in caso di necessità.
La collaborazione tra scuola, famiglie e polizia postale è importantissima per dare una risposta efficace non solo di repressione, ma anche di educazione e formazione dei giovani a un fenomeno in preoccupante crescita, per far acquisire maggiore consapevolezza delle conseguenze e di un uso responsabile delle nuove tecnologie.
Le vittime o lo spettatore che vuole denunciare atti offensivi e ingiuriosi possono farlo presso il sito www.commissarioatodips.it , 19696, i contatti del telefono azzurro.
Il prossimo sabato 21 ottobre 2017, presso l’oratorio della chiesa S. Michele Arcangelo di S Michele Salentino, verrà svolto un convegno circa tale tematica approfondendo la prevenzione e il trattamento non solo sulla vittima ma anche soprattutto sul bullo e il gruppo che sostiene e incoraggia atti offensivi. Oltre ai saluti del sindaco Giovanni Allegrini e del Prefetto, interverranno Florenza Prete, psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale, neuropsicologa, Rita Verardi psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale; la dott.ssa Rosalba Cotardo, Dirigente del commissariato di PS di Mesagne. Moderatrice Avv. Tiziana Barletta.