D’Attis (FI): “Governo non sottovaluti l’emergenza criminalità nel brindisino e destini parte dei nuovi assunti nelle forze di polizia”

BRINDISI – I parlamentari di Forza Italia Mauro D’Attis e Francesco Paolo Sisto hanno rivolto una interrogazione al Governo in Commissione Affari costituzionali per sapere come si intende fronteggiare l’attacco che la criminalità organizzata sta compiendo ai danni della società civile in provincia di Brindisi.
Per l’Esecutivo ha risposto il Sottosegretario all’Interno Luigi Gaetti, limitandosi ad una rappresentazione di dati numerici da cui si evincerebbe un sostanziale rispetto degli organici previsti.
“E’ grave – afferma D’Attis – che il Ministero dell’Interno sottovaluti un fenomeno fortemente in crescita, rappresentato dall’azione costante e pericolosissima della malavita organizzata. Non c’è giorno in cui le cronache non siano costrette a riportare notizie riguardanti rapine a mano armata, incendi dolosi, furti con scasso o altre azioni delinquenziali.
Affermare che alcuni capi della Sacra Corona Unita siano stati arrestati, con la conseguente ‘riduzione dell’incidenza dei rispettivi gruppi criminali’ dimostra pressappochismo, se non addirittura una colpevole sottovalutazione. L’arresto di un ‘capo’, infatti, mette in moto rivalse interne nella criminalità e si scatena una guerra per i nuovi equilibri nel controllo delle attività criminali. Il Sottosegretario parla di ‘gruppi neo costituiti e poco strutturati che tendono progressivamente ad espandere le proprie attività illecite nelle estorsioni e nel traffico di droga’ e relega pericolosamente a ‘conseguenze dell’assenza di occupazione’ i gesti posti in essere dalla cosiddetta microcriminalità.
Proprio per le premesse fatte dal Governo stesso – conclude D’Attis – è necessario che si prenda realmente coscienza della gravità della situazione e si assumano impegni precisi circa la destinazione di un numero cospicuo di uomini delle forze dell’ordine, nell’ambito delle annunciate 6.150 nuove assunzioni. Di impegni generici il territorio della provincia di Brindisi non sa davvero che cosa farsene”.

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