Nonostante siano passati diversi anni mi ritrovo, ancora oggi, a dover esternare tutta la mia tristezza, umana e politica, verso una vicenda che appartiene non solo allo sport in generale, calcistico in particolare, ma a tutta la cittadinanza brindisina.
Appare veramente sconcertante, al tempo stesso mortificante, apprendere dai media lo stato di degrado strutturale in cui versa lo storico stadio “Fanuzzi”: uno stadio che è il simbolo e al tempo stesso patrimonio sportivo ed umano di una intera città!
E questo, di per sé, e al di là delle responsabilità che non spetta a me giudicare, è un’ offesa non solo verso i tanti tifosi, Ultras in primis, che ancora oggi seguono e tifano con amore e passione la nostra squadra, ma verso una tradizione calcistica fatta di gloria e vittorie, gioie e sofferenze, che ha scritto pagine memorabili del calcio brindisino.
Ricordo, con orgoglio e soddisfazione, quando da Assessore allo Sport, nell’agosto del 2009, in piena sinergia con l’amico e collega Assessore ai lavori pubblici, Cosimino Elmo, ai tecnici e funzionari comunali, tra mille difficoltà organizzative, economiche e procedurali, avviammo i lavori di ristrutturazione e ammodernamento del nostro “Fanuzzi” rendendolo, in circa due mesi, uno dei migliori stadi del meridione, non solo in termini strutturali, ma anche di sicurezza e manto erboso.
Un’attenzione convinta, forte, sentita ed emotiva come uomo di sport e come Assessore che riguardò non solo lo stadio, ma tutta l’impiantistica sportiva cittadina, tale da rendere Brindisi come potenziale “Capitale dello Sport”.
Perché sono convinto, ancora oggi, che lo Sport, nella sua accezione più ampia, continui ad essere elemento di crescita e di aggregazione umana e culturale, volano primario per la crescita anche economica di una intera città!
Domenica al Fanuzzi si giocherà un derby importante, storico, sentito, che potrebbe non vedere già la presenza della tifoseria ospite, andando a penalizzare uno spettacolo di tifo e colori; se in più dovesse esser chiusa, per inagibilità, la gradinata e fatto ancor più grave la Curva Sud, casa e tempio dei nostri encomiabili Ultras, a perdere non sarà il calcio, ma tutta la città.
Mi auguro, ma di questo ne sono convinto, che l’amministrazione, ed in particolare l’assessore e amico Oreste Pinto, da sempre uomo di sport e persona capace e competente, insieme agli organi all’uopo preposti, possa evitare questa mortificante e indigesta possibilità.
Avv. Cosimo De Michele