BRINDISI – Agosto 2017: esattamente come previsto dalla legge, gli enti hanno tempo pari ad un mese dall’inizio delle attività  didattiche per cominciare ad espletare i servizi inerenti all’integrazione scolastica.

Disabilità: punto cruciale nonché  argomento effimero per tutte le regioni italiane nello specifico la Puglia.

Legge 104/92 art.3 comma 3:

Art.3: è  persona handicappati colui che presenta una minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento di relazione o integrazione lavorativa, e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione […..]
Qualora la minoranza singola o plurima abbia ridotto l’autonomia personale correlata all’età  in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità.
Le situazioni riconosciute di gravità  determinano priorità  nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici […..].

Quindi, si sta rispettando il disabile grave nelle scuole superiori?

Partiamo dalle linee guida regionali che prevedono l’erogazione della prestazione:
– rapporto 1:2 per tutti gli altri casi
-Rapporto 1:5 oss/alunno

L’accordo raggiunto è  alquanto soddisfacente considerato che ogni operatore, educatore o oss che sia, l’incremento delle ore di servizio è  pari a 24 ore settimanali da dividere tra gli utenti (disabili gravi).

Quindi, tornando alla nostra domanda: si stanno rispettando i disabili gravi nelle scuole superiori?

Gli utenti godranno al massimo di 12H ciascuno, cioè  2H al giorno e non di più.
Il criterio scientifico della disabilità viene modificato poiché non valutato per gravità, bensì calcolando economicamente e suddiviso in ore.

Rendiamo più  facile il concetto: i ragazzi disabili gravi sono pregati di evacuare, di avere crisi comportamentali, alimentarsi etc… etc… etc…, entro  e non oltre l’orario stabilito dalle linee guida Regionali, o di rivolgersi al personale ATA “abbondantemente” qualificato,(son bastate ben 40H di formazione), il quale è  impegnato nell’espletamento dei suoi compiti all’interno della scuola come previsto da contratto.

Indi per cui la Regione, prima forma gli oss,sostenendo ingenti somme devolute alle specializzazione del personale attraverso corsi pari a 500/1000 ore e relativo tirocinio,per poi ridurre l’intervento di queste figure, non considerando il danno causato all’utente, il quale, riconosce nel suddetto operatore un riferimento indispensabile per esperienza acquisita, poiché lo stesso per continuità, ha gestito professionalmente l’Art.3 Comma 3.

Come mai per questi casi non si è valutata la rinomata equipe, favorendo l’utente, docenti e l’intera classe scolastica;
Ed ancora, come mai la tanto acclamata Buona Scuola, anziché  salvaguardare gli utenti gravi smembra le due figure, educatore ed oss, facendo in modo che una precluda l’altra, fino a portare alla totale scomparsa delle oss?

Presidente Michele Emiliano,dopo aver accuratamente constato l’inadeguatezza delle linee Guida Regionali,non crede sia il caso di dover ravvedersi,senza far si che si arrivi a pensare che sia stata attuata una grande forma di razzismo nei confronti degli Art 3 Comma 3?

Consapevoli e fiduciosi del fatto che le Regioni in virtù  della propria autonomia hanno facoltà di apportare modifiche, non la saluto tramite comunicato stampa, aspetto di poterlo fare vis a vis.

Con stima
Rita Dell’Erba 
Delegata Responsabile Ufficio Politiche della Disabilità UGL provincia di Brindisi

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