BRINDISI – Si chiude oggi alle ore 12,00 il termine ultimo per la presentazione delle offerte relative ai lavori di restauro e valorizzazione del Castello di Forte a mare. L’importo a disposizione della ditta che si aggiudicherà l’esecuzione dei lavori è pari a 4,2 mln di euro.
A costo di passare per bastian contrari o incontentabili, è doveroso instillare il dubbio che tali risorse possano rappresentare l’ennesimo spreco di denaro pubblico, se a tale estemporaneo intervento non si dovessero accompagnare alcuni passaggi obbligati e attesi da tempo.
Intanto vi è da dire che il progetto predisposto dal Ministero (MIBACT) non prevede al momento l’affidamento in gestione dell’area ad alcun soggetto, il che significherebbe che nelle ore notturne lo stesso potrebbe tornare nella indisturbata disponibilità di vandali e ladri, proprio come avvenuto sino ad ora.
In secondo luogo si deve sottolineare che il castello e l’opera a corno non rientrano ancora nella titolarità del Comune, in quanto lo stesso non ha ancora provveduto a predisporre un progetto esecutivo che permetta di individuare una destinazione d’uso. Tale operazione è ineludibile se si vuole richiedere all’Agenzia del Demanio il passaggio di titolarità dell’area. Il Comune iniziò tale percorso progettuale avvalendosi dell’aiuto tecnico dell’associazione “Mecenate 90”, salvo poi interromperlo bruscamente senza mai rendere conto pubblicamente dell’accaduto.
L’attuale Amministrazione comunale si è limitata a prevedere nel bilancio previsionale l’apporto di 10 mln di euro da parte di privati per la valorizzazione del maniero. Tale atto appare davvero di difficile lettura (per non dire altro), in quanto un privato che volesse presentare un progetto di valorizzazione non potrebbe presentarlo al Comune, il quale non è ad oggi titolare dell’area, e non lo sarà fino a quando non presenterà all’Agenzia del Demanio un progetto esecutivo.
Attendiamo pertanto che qualcuno dal Comune possano fornirci delucidazioni in merito, perché vista così, la situazione appare davvero paradossale.
Andrea Pezzuto Redazione |
Ma se non il comune,che notoriamente ne conosciamo la trasparenza.Nemmeno “mecenate 90” almeno cosi credo non ha reso noto il perche dell’interruzione del rapporto.