BRINDISI – E’ stato confermato quasi tutto quello che si era detto nel precedente incontro con il Governo centrale: 177 lavoratori della Tecnomessapia andranno in cassa integrazione e l’azienda non anticiperà l’indennità a carico INPS, perché sostiene di non avere risorse. Intanto, brutta risposta di Leonardo.

Si prospetta un futuro sempre più incerto per i lavoratori della Tecnomessapia, anche se un piccolo spiraglio è stato aperto dal Ministro dello sviluppo economico, Teresa Bellenova.

Nel primo pomeriggio di oggi, presso la sede di Confindustria di Brindisi, è avvenuto l’incontro tra sindacati e parte interessata, per discutere dei dettagli tecnici.

Il Governo si è detto disponibile a concedere la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), con una rotazione obbligatoria (non come la ordinaria, in base alla fungibilità delle mansioni), a patto, però, che la Tecnomessapia si doti di una sede operativa propria; in merito a questo ultimo punto, sono già stati presi contatti su Ceglie Messapica per la realizzazione della struttura, grazie anche all’intervento della Regione, con il presidente della task force, Leo Caroli, il quale ha detto che, qualora la Tecnomessapia sia capace di organizzarsi dal punto di vista produttivo con un proprio stabilimento, l’Ente sarà disponibile a finanziarlo.

Inoltre, l’azienda, da quanto emerso quest’oggi, non anticiperà l’indennità a carico INPS, perché sostiene di non aver risorse (nonostante la Regione abbia asserito che i margini della Tencomessapia siano stati abbastanza elevati negli anni), creando di fatto molti disagi per i dipendenti. Nel frattempo, a dire dell’azienda, è in essere un piano industriale, sempre all’interno del settore aeronautico, per autorilanciarsi.

Ma qual è il punto di vista di Leonardo? Presto detto: “Ha mandato una mail, gridando vendetta – ha dichiarato Alfio Zaurito della UILM – annunciando che ciò che daranno, sarà quello che toglieranno ad altre aziende, creando inevitabilmente ulteriori tensioni sul territorio. Al momento, però, non si prospettano scioperi e/o proteste”.

Intanto, domani alle 12:00 è previsto un incontro presso l’assessorato della Provincia di Brindisi.

Tommaso Lamarina
Redazione

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