BRINDISI – “Sindaco, la Sua Amministrazione dimostra una chiara inadeguatezza, oltre alla incapacità ad affrontare i tanti problemi che attanagliano la nostra città”.
Lo afferma, in una nota, Paolo Taurino, coordinatore provinciale del Movimento NOI con Salvini, assieme alla delegata alle “persone speciali” Rita Dell’Erba.
La storia è quella della signora Kate Trotto, disabile ed invalida al 100%, costretta a muoversi su sedia a rotelle, e pertanto obbligata a usare l’ascensore per uscire e rientrare nella propria abitazione. Come lei sa – scrive Taurino rivolgendosi al sindaco Carluccio – il Condominio sito a Brindisi in Via Don Guanella nr. 12, di proprietà del Comune di Brindisi, adibito ad alloggi popolari, versa in condizioni di totale degrado ed abbandono.
Risulta assegnataria di alloggio al secondo piano, nel Condominio suddetto, proprio al signora Kate Trotto. Da diversi giorni, nonostante le richieste di aiuto pervenutele e la denuncia degli organi di stampa, l’ascensore è inutilizzabile e la signora Trotto si trova di fatto ad essere ostaggio della sua stessa disabilità, perchè impossibilitata ad uscire e rientrare a casa. Inutile sottolineare quanto questa situazione sia inaccettabile e quanto la tutela delle fasce deboli e bisognevoli di aiuto, debba essere il primo obietto di ogni Pubblica Amministrazione. Per questo motivo, ritenendo di dovere intervenire in prima persona ed avendo a cura le sorti dei più deboli più di quanto non faccia l’Amministrazione da Lei rappresentata, sono a comunicarle di avere preso accordi con la società ESA, che ha in carico il servizio di manutenzione dell’ascensore condominiale di Via Don Guanella nr. 13, affinchè provveda alla riparazione dell’ascensore, come da preventivo che si allega. In tale documento leggerà anche una mia garanzia personale nella eventualità in cui il Comune di Brindisi non dovesse provvedere a pagare l’intervento, la cui priorità e necessità è di tutta evidenza per permettere alla signora Trotto di sentirsi ‘libera’ di muoversi in assoluta autonomia. La preghiera che Le rivolgo, egregio sig. Sindaco, è di risparmiare sui compensi del suo staff e di non togliere risorse ai disabili, che certamente necessitano di aiuto più dei suoi egregi collaboratori. Tanto Le dovevo, con l’augurio che dia alla Nostra Città l’attenzione ed il rispetto che merita”.