Disagi a Torre Guaceto: un trenino non basta, il Consorzio prova a correre ai ripari. E sul parcheggio dell’Aeronautica i militari fanno marcia indietro

BRINDISI – Domenica, complice il gran caldo e l’accresciuto numero di fruitori, si sono vissuti forti disagi all’interno del parcheggio della Riserva di Torre Guaceto, collegato alla spiaggia di Punta Penna Grossa attraverso un trenino. Ecco, il problema consta proprio nella presenza di un solo trenino, che rende l’attesa estenuante per via delle lunghe file, dei lunghi tempi e dell’assenza momentanea di luoghi dove ripararsi dal sole.

Il Consorzio di Torre Guaceto, tuttavia, sta provando a porre rimedio nei limiti del possibile, e già da subito installerà tre nuovi gazebo nell’area parcheggio. Inoltre, oggi scadono i termini per la presentazione delle offerte per l’individuazione di un soggetto che possa integrare il servizio di trasporto verso la spiaggia nel weekend e nei giorni “caldi” di agosto.

Rispetto all’altra situazione che ha creato qualche malumore, ovvero la querelle sulla possibilità di parcheggiare in prossimità del lido dell’Aeronautica, anche in merito a questa sembrerebbero esserci stati passi nella direzione auspicata dagli utenti.

Da circa un anno l’Aeronautica ha chiesto alla Regione l’esproprio di quell’area per la movimentazione di mezzi militari. Sempre per la stessa motivazione i militari avevano chiesto nelle more l’occupazione d’urgenza dell’area. A seguito di una protesta sollevata da alcuni cittadini, i quali hanno inviato una lettera di protesta agli enti interessati, l’Aeronautica è tornata sui propri passi, cosicché il parcheggio è rientrato pienamente nella disponibilità regionale. Con il solito tormentone estivo annesso circa il parcheggio contestuale all’interno dell’area da parte dei militari e dei semplici cittadini.

Andrea Pezzuto
Redazione

1 COMMENTO

  1. Siamo al paradosso in quanto in un area delicata dal punto di vista ambientale ed aperta a tutti a condizione di rispettare l’ambiente, l’Aeronautica pretende un ulteriore area della Riserva naturale per utilizzarla a parcheggio esclusivo. Ricordo che la cosidetta Base logistica per salvataggio in mare oggi non è altro che un normale o stabilimento balneare aperto alle famiglie del personale delle forze armate e dell’ ordine, compresi i vigili del fuoco, nonché di personale ONU, aeroportuale e di alcune industrie aeronautiche, ecc. ecc., in quanto la Base logistica aveva un minimo di senso quando si faceva qualche esercitazione in mare in seguito alla presenza in aeroporto degli elicotteri di soccorso del 84° gruppo CSAR oggi di base a Gioia del Colle.
    Invece, considerando l’impatto ambientale che lo stabilimento produce sull’ecosistema della Riserva, sarebbe opportuno avviare da subito un iniziativa che veda al tavolo la Regione, la Difesa , la Riserva ed i sindaci dei comuni di Carovigno e Brindisi (in citta quanto interessata dalla presenza dell’Aeroporto e dalla maggior parte dell’utenza) per pianificare la possibile dismissione dello stesso a salvaguardia dell’ ecosistema dunale o quanto meno l’applicazione delle norme in vigore che impongono la sostituzione dei manufatti stabili (cemento ) con manufatti rimovibili (es. legno) che permettono il ripristino dello stato dei luoghi all’interno del delicato equilibrio dell’area di Torre Guaceto. Peraltro siffatte azioni sono state imposte di recente per alcuni stabilimenti privati ad Apani in aree a ridosso del perimetro della Riserva.

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