Giovanni Valente, fasanese classe 1995, modello e giovane attore esordiente, il 13 luglio 2021 è stato ospite in una nota struttura alberghiera di lusso frequentata dal jet set internazionale.
In seguito alla pubblicazione di “Instagram stories” con “Tag” sulla pagina ufficiale del Resort, riceveva una comunicazione dall’account della Struttura tramite un messaggio privato mediante il quale ignoti riuscivano a carpire i dati d’accesso impossessandosi del profilo business–aziendale avente decine di migliaia di “Followers”.
Poco dopo, tramite messaggio su WhatsApp, veniva richiesta una ingente somma di denaro per riottenere il Profilo divenuto completamente inaccessibile.
Al fine di risolvere tale assurda situazione il giovane brindisino si rivolgeva all’ADOC–UIL Brindisi e, per il tramite degli Avv.ti Marco ELIA e Marco MASI sporgeva denuncia querela contro ignoti mettendo in rilievo la circostanzache qualcuno, utilizzando il profilo ufficiale del noto Resort, era riuscito a impossessarsi dei dati personali con ogni evidente violazione della Privacy.
“L’impossibilità di utilizzare il profilo Instagram mi sta causando un grave danno all’immagine oltre che alla perdita di numerose occasioni di lavoro. Nel mondo dello spettacolo, infatti, le Agenzie ormai richiedono preliminarmente di visualizzare il profilo Instagram divenuto, di fatto, una sorta di curriculum” dichiara Giovanni Valente. I legali dell’ADOC-UIL Brindisi, anche al fine salvaguardare altri utenti inviavano immediatamente alla Struttura alberghiera una Pec segnalando tale grave problematica legata all’utilizzo improprio della pagina ufficiale di Instagram.
Ed infatti, in seguito alla citata missiva il prestigioso Resort pubblicava sul proprio sito internet una nota contenente l’invito a non rispondere a “messaggi o cliccare su link inoltrati dal nostro profilo”.
L’Adoc-Uil al fine di evitare di incorrere in tali frodi consiglia vivamente di prestare attenzioni a messaggi anomali provenienti anche da siti ufficiali qualora venga richiesto di cliccare su collegamenti che rimandano ad altre pagine esterne.
Giova ribadire che Instagram come tutti i Social Network (Facebook, Twitter, LinkedIn, etc.) non chiedono mai i dati di accesso, né contattano l’utente tramite chat per chiedere di compiere azioni online di questo tipo.