Non mi piacciono gli uomini che speculano sulle disgrazie altrui, che utilizzano episodi per strumentalizzare tutto ciò che succede in città.
Ma le dichiarazioni del Sindaco Rossi mi lasciano esterrefatto: egli credo che non abbia contezza del ruolo che ricopre e delle responsabilità che ha verso la città ed i cittadini.
Fare il sindaco di una città difficile come Brindisi , non è come fare il Sindaco di Modena, Parma o Vicenza, devi avere la capacità mentale e fisica per fare il sindaco di una città del meridione, con tutte le sue problematiche, le sue storture, le sue irrazionalità.
Le dichiarazioni del Sindaco sembravano quelle di un brav’uomo che si trova lì per caso e che non può fare niente se non constatare quello che succede o capita in città. ”NON E’ COSI’ E NON PUO’ ESSERE COSI’”.
Io capisco il suo sentimento di solidarietà alla famiglia del giovane disoccupato, è l’esternazione di una brava persona. Ma Lei è il Sindaco della città non può esprimere solo solidarietà come un cittadino qualunque, ma deve affrontare e risolvere i problemi che ogni giorno bussano alla sua porta, altrimenti faccia altro.
Chi scrive ha fatto il Consigliere Comunale e l’assessore in momenti difficilissimi per la città, con crisi occupazionali paurose, con una presenza di delinquenza in città enorme, con una crisi nel comparto abitativo allucinante, avevamo il problema degli occupanti dell’ex Collegio Tommaseo, il Comune era una polveriera ogni giorno c’erano aggressioni ,presenze a dir poco inquietanti, occupazioni dell’aula consiliare con trasferimento di masserizie ed annesse cucine da campo e dulcis in fundo avvenne, meno male, l’operazione cosi detta “Primavera” che debellò il fenomeno del contrabbando in città, che sotto l’aspetto sociale ha avuto un effetto positivo, ma l’Amministrazione comunale fu lasciata sola ad affrontare l’esercito di disperati e di disoccupati che ruotavano intorno al contrabbando, circa 5000 famiglie.
Lei non può immaginare cosa significava fare il Consigliere Comunale di maggioranza o di opposizione l’assessore, ed il Sindaco.
Abbiamo lavorato tutti nell’emergenza superando anche gli schieramenti , siamo riusciti a dare delle risposte al problema abitativo, occupazionale ed a tante altre problematiche. Certo si poteva fare di più. Ma l’abbiamo fatto assumendoci anche grandissime responsabilità, rischiando consapevoli che eventuali errori non erano determinati dal dolo ma dall’emergenza.
Ecco vede, questa è la differenza tra chi riviste un incarico pubblico in una città del Sud ed un amministratore del Nord. Per questo ritengo incomprensibili le sue esternazioni, il suo rifugiarsi nell’intervento del governo centrale, pratica tipica da sempre da chi vuole sfuggire alle pressioni e alle sue responsabilità.
Lei, caro sindaco, non è più un consigliere di opposizione è il capo di una maggioranza che governa la città, è il Sindaco di Brindisi e di tutti i brindisini, deve avere più coraggio ed assumersi più responsabilità, deve dare una speranza ai tanti disoccupati a chi ha problemi abitativi, non prendendo in giro, ma dimostrando che vuole costruire un modello nuovo di città, sforzandosi attraverso una azione politica ed amministrativa di cambiare il trend occupazionale ora negativo, attirando nuovi investitori sul territorio.
Ha l’obbligo di effettuare gli sfratti esecutivi a chi oggi occupa le case abusivamente, ha l’obbligo di far pagare tutti gli occupanti delle case comunali, ha l’obbligo di fare il contratto a tutti gli occupanti, per non dargli la scusa di non pagare, insomma ha tante cose da fare le faccia da subito perché dopo 5 mesi di governo nessuno si è accorto del cambiamento, nessuno può dire in città che la sua maggioranza ha deliberato qualcosa di nuovo o che ha fatto qualcosa di nuovo. Nel rispetto del ruolo che ricopre e del suo essere uomo, mi permetta di dirle che Lei, forse inconsapevolmente, assomiglia più ad un tennista che ha il braccetto piuttosto che a un gladiatore: e questo rappresenterà un serio problema per Brindisi ed i brindisini.
Claudio Niccoli (Idea per Brindisi)