Da alcuni giorni i Carabinieri Forestali del Nucleo di Ostuni stavano approfondendo gli accertamenti su lavori di miglioramento fondiario che si stavano eseguendo in contrada “Serranova” in agro del comune di Carovigno.
Dalle verifiche è risultato che l’ azienda agricola, della superficie di oltre un ettaro (11.500 metri quadri), dopo aver eradicato gli alberi di ulivo, in territorio decretato come “Zona infetta Salento” in relazione all’ infezione da batterio Xylella fastidiosa, stava preparando il terreno, approfondendone il franco di coltivazione (spessore), con l’ ausilio di un trattore munito di frangipietre.
Poiché l’azienda, pur nell’ entroterra, ricade nel perimetro della Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto, i titolari avrebbero dovuto richiedere preventivamente il “nulla-osta” ai lavori al Consorzio di Gestione, al quale, però, non è mai risultato essere stata inoltrata richiesta.
Pertanto i Militari hanno proceduto a sottoporre a sequestro tutto il terreno, ed altresì a deferire, in stato di libertà, 3 persone alla Procura della Repubblica di Brindisi: i 2 comproprietari e l’ esecutore dei lavori.
Ai 3 soggetti è stato contestato il reato di esecuzione di lavori in area naturale protetta, in assenza del prescritto “nulla-osta”, ai sensi dell’ art. 30, comma 1, della Legge 394/1991, norma nazionale quadro in materia di parchi e riserve.
Ai sensi dell’ art. 21, comma 2, della stessa legge, la sorveglianza delle aree protette dello Stato (parchi e riserve naturali) è affidata ai Carabinieri Forestali (già Corpo Forestale dello Stato). Nello specifico della Riserva di Torre Guaceto, che è anche zona umida di rilevanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar del 1971, sono i Militari del Nucleo Forestale di Ostuni che, quotidianamente, pattugliano la più pregevole oasi ambientale della provincia di Brindisi.