Ancora una volta l’amministrazione comunale di Brindisi si sottrae al confronto su temi di grande interesse per l’economia della città ed il futuro di importanti settori produttivi come il commercio. Lo fa in un momento delicato per il settore per una serie di fattori alcuni dei quali riconducibili a scelte politiche oggetto di contestazione da parte degli stessi operatori e la mancanza di azioni condivise per arginare la crisi in atto. In questo scenario, costellato da accuse reciproche e ripicche personali, si riaccende in queste ore la diatriba politica sul ruolo del “Distretto urbano del commercio”. L’intervento del Presidente dell’associazione “Brundisium” nonché assessore alle AA.PP. anzichè relazionare in maniera dettagliata sulla gestione del distretto preferisce acuire il confronto a mezzo stampa alimentando ulteriori dubbi e perplessità. Un atteggiamento che non può lasciarci indifferenti in quanto restano disattese a tutt’oggi le nostre richieste di maggiore trasparenza e confronto anche attraverso l’avvio di una procedura di accesso agli atti che non ha prodotto nulla se non la violazione delle leggi in materia considerato il silenzio degli uffici comunali interessati. Sarebbe opportuno che il Presidente del distretto o chi di competenza disponesse l’aggiornamento della pubblicazione degli atti dell’associazione sul sito del Comune fermi al 17/5/2018 corredati da un resoconto delle attività svolte e le risorse impiegate. Al momento permangono le nostre perplessità su:
- la predisposizione del Documento strategico del commercio del costo di 20.000 euro (14.000 euro finanziamento regionale + 6000 euro cofinanziamento associazioni di categoria), uno strumento di pianificazione per l’intera città i cui costi di realizzazione riteniamo non debbano essere a carico del D.U.C. considerato che le somme finanziate mirano a sostenere le attività commerciali e lo sviluppo dei servizi in un’area del centro cittadino ben delineata.
- L’organizzazione di iniziative promozionali ed eventi che caratterizzino l’immagine del Distretto anche al di fuori dei confini comunali costo 19285 euro (13.500 euro finanziamento regionale + 5785 euro cofinanziamento associazioni di categoria).
- La realizzazione di una Data Analytics Hub, piattaforma tecnologica per lo scambio di informazioni, la vendita on line dei prodotti, l’attivazione di un’ App compresa la formazione degli operatori commerciali per l’uso delle tecnologie del costo di 25.000 euro.
- La realizzazione di una piattaforma per la fidelizzazione della clientela con sistema web coin compresa la formazione per l’utilizzo del costo di 5000 euro.
- L’incentivazione dei servizi wi fi gratuito a beneficio dei consumatori del distretto urbano del costo di 10000 euro.
Quanto sopra in aggiunta ad altre attività ( Convegni, formazione, ecc.) per un costo totale di 111.690 euro preventivati nel piano presentato ed approvato dalla Regione Puglia nel 2018. A tali risorse si sommano le quote associative pari a 500 Euro annui a carico dei soggetti aderenti al DUC che auspichiamo siano state incassate.
A questo punto ci chiediamo se anche le dichiarazioni dell’assessore regionale Borracino siano frutto di una verifica puntuale circa la corrispondenza tra quanto progettato e quanto realizzato con i finanziamenti elargiti. In attesa che il Sindaco ed il Presidente del Distretto “Brundisium”, nonché gli uffici interpellati facciano finalmente chiarezza sulle questioni sollevate, denunciamo l’esclusione dai tavoli di confronto, per una precisa volontà politica, delle associazioni dei consumatori determinando un vuoto nelle decisioni assunte che non tengono in debito conto le legittime esigenze dei cittadini, unici veri artefici del destino del settore commerciale nel centro della città ma non solo.
Il Presidente provinciale
Zippo Giuseppe