Sono passati cinque mesi dalla presentazione dell’indagine condotta dall’Osservatorio regionale pugliese sui neofascismi. L’indagine, intitolata “Essi vivono”, aveva posto all’attenzione dell’opinione pubblica democratica la presenza diffusa di organizzazioni e di gruppi di nostalgici del fascismo nella nostra Regione. Ora un’inchiesta di Fanpage rivela al Paese e all’Europa intera il lavoro di indottrinamento al fascismo e al razzismo portato avanti da Gioventù Nazionale, realtà giovanile di Fratelli d’Italia, la principale forza di governo del nostro Paese: quella stessa Gioventù Nazionale che aveva reagito con sarcasmo alla pubblicazione del rapporto dell’Osservatorio, accusandolo di essere fazioso, privo di riscontri oggettivi e dunque inattendibile. Le bugie, si sa, hanno le gambe corte; l’inchiesta di Fanpage conferma, con dovizia di prove inoppugnabili, ciò che l’Osservatorio regionale aveva denunciato, peraltro sulla base di informazioni giornalistiche e di una vasta documentazione attinta anche dalle risultanze delle indagini di polizia e dai procedimenti giudiziari in corso. La verità è che dietro il volto ufficiale e istituzionale dell’estrema destra si nascondono braccia tese, busti del duce, inni nazisti e fascisti, svastiche e croci celtiche; che dietro una veste di rispettabilità agiscono circoli dediti a propagare come un virus l’ideologia fascista soprattutto tra le giovani generazioni, approfittando cinicamente della condizione di sofferenza e di solitudine, del disorientamento e della rabbia causati da una profonda crisi economica, sociale e di valori. Quella stessa organizzazione giovanile che oggi dalla seconda parte dell’inchiesta di Fanpage viene inchiodata alle proprie responsabilità da una verità inoppugnabile. L’inchiesta di Fanpage, che si sofferma proprio su Gioventù Nazionale, smaschera dunque l’identità dei gruppi che celano la loro matrice neofascista attraverso grotteschi camuffamenti e goffi giochi delle parti, e che vedono peraltro assecondato il loro camaleontismo da organi di stampa schierati in sempre maggior numero dalla loro parte. Non è un caso che in queste ore, alla luce del risultato delle elezioni europee e dell’inchiesta appena menzionata, anche da parte dell’Unione Europea sia arrivata alla presidente Meloni una richiesta di chiarimento che non può restare inascoltata, perché non sono più tollerabili il silenzio e l’indifferenza del governo a fronte del ripetersi ormai quotidiano, se non di manifestazioni di vera e propria apologia del fascismo, di affermazioni e di atti che si richiamano esplicitamente all’ideologia nazifascista e che hanno per protagonisti esponenti di Fratelli d’Italia, ma anche della Lega. Le cronache delle ultime settimane sono ricche di episodi che comprovano l’urgenza di porre fine a ogni forma di ipocrita acquiescenza e di esigere il rispetto del carattere antifascista della nostra Costituzione. Ne riferiamo alcuni: lo scandaloso elogio dei forni crematori di cui è stato autore il consigliere di Fratelli d’Italia di Manfredonia, al quale ha pensato di accompagnarsi il candidato sindaco del centro-destra al Comune di Torre Annunziata; il pestaggio squadrista di giovani manifestanti antifascisti da parte di militanti di Casa Pound, avvenuto a Roma qualche giorno fa. Come Osservatorio Regionale sui neofascismi, ci impegniamo a continuare il lavoro di mappatura della galassia neofascista pugliese, in ossequio al compito che ci è stato affidato e nella certezza di svolgere una funzione utile alla difesa e al rafforzamento della democrazia costituzionale: intrecciando la nostra attività di denuncia e d’informazione a un’opera di capillare educazione ai valori della Resistenza e ai principi ispiratori della nostra Legge fondamentale, che affondano le loro radici appunto nella lotta di Liberazione dal nazifascismo. Al contempo, chiediamo noi pure alla Presidente del Consiglio e all’intero governo, che hanno prestato giuramento sulla Costituzione, di assumere una esplicita e netta posizione sull’allarmante diffondersi di rigurgiti neofascisti, pronunciando finalmente parole di condanna di tali fenomeni e facendole seguire da azioni concrete. Da parte nostra, siamo convinti che sia necessario oggi più che mai fugare ogni ambiguità e testimoniare l’attualità dell’antifascismo all’interno delle istituzioni, nei luoghi della formazione e nella società tutta.
Antonella Morga, coordinatrice Osservatorio Regionale sui Neofascismi della Puglia
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