Domani 29 Maggio studentesse e studenti, medici neaobilitati, camici grigi (medici non specialisti bloccati nell’imbuto formativo), medici in formazione specialistica e corsisti e corsiste di medicina generale scenderanno in 21 piazze delle maggiori città italiane per ottenere una riforma della formazione medica.
Non bastano più gli applausi dal balcone, o i post sui social a sostegno dei medici. La sanità e il SSN sono al collasso. Non siamo più disposti ad accettare tagli, soprattutto dopo un’emergenza sanitaria come questa.. Abbiamo deciso che non ci lasceremo più prendere in giro, e con noi gran parte del Paese ignara del problema. Abbiamo superato le nostre divisioni interne e abbiamo lanciato una manifestazione unitaria,
Il 29 Maggio è domani, ma per noi è solo un punto di inizio di una mobilitazione che non si fermerà finché non avremo una risoluzione del problema. E’ necessario per non ritrovarci più in una condizione del genere, con o senza pandemia.
Durante la manifestazione, per un minuto, tutte le piazze si fermeranno, i megafoni verranno tacitati, i cartelli verranno messi da parte. Rispetteremo un minuto di silenzio collettivo per tutti i medici e gli operatori sanitari che sono venuti a mancare nella lotta al Covid-19, anteponendo la salute del prossimo alla propria stessa vita.
Crediamo che questa battaglia debba essere di tutti e quindi facciamo un appello a tutti i cittadini affinché scendano con noi in piazza il 29. E per chi non lo potrà fare chiediamo di porre il simbolo della rivolta sulla mascherina, oggetto diventato oramai di uso comune.
Abbiamo richiesto al Ministero dell’Università e della Ricerca un incontro per costruire un tavolo finalizzato a tracciare il percorso di una riforma.