Giornata clou, a Brindisi, per la Festa Patronale in onore dei santi Teodoro d’Amasea e Lorenzo da Brindisi. Una festa finalmente senza restrizioni, dove il sacro ed il profano si sono intrecciati in un tripudio di colori, sapori e devozione. E così, mentre sui corsi principali addobbati dalle luminarie si susseguivano le tradizionali bancarelle di artigianato, giochi e leccornie di ogni tipo, è tornata la tradizionale ed attesa processione a mare, in cui le statue dei santi patroni si sono mosse dal porticciolo turistico a bordo di una nave della Marina Militare per arrivare nel porto interno, sbarcando sulla banchina antistante la scalinata di Virgilio. Ed è qui che il vescovo Domenico Caliandro ed il sindaco Riccardo Rossi, dopo la consegna delle chiavi della città ai Santi, hanno tenuto il proprio discorso. Discorso che ha anticipato l’attesissimo spettacolo pirotecnico, da qualche anno anche piromusicale, per l’aggiunta di brani a corredo dei giochi di luce. Un fiume di gente ha partecipato con il naso all’insù e con i cellulari ad immortalare i fuochi d’artificio. E con la consapevolezza che, chissà perché, gli ultimi sono sempre più belli rispetto a quelli dell’anno precedente. Si archivia così la festa patronale targata 2022, una sorta di rito collettivo in cui i brindisini si ritrovano uniti, con la voglia di vivere la città e le sue tradizioni con senso di appartenenza ed emozione.